20220712 La Nazione
Un mese di appuntamenti e incontri letterari alla libreria Civico 14 di via Maiorca a Marina di Pisa. La titolare Mariangela Mori ha allestito un calendario ricco di eventi, presentazione e incontri. La sera del 4 luglio c’è stato il debutto a Marenia con il poeta Franco Arminio, poi il firmacopie di Ilaria Parlanti per il suo “La verità delle cose negate” (Arsenio Edizioni) e infine la presentazione, sabato, nel giardino di casa Margherita del libro di Simonetta Avesano, “Gemelli dentro”. Adesso il calendario prevede il 16 luglio la presentazione di “La prima colonia, The Montecristo project“ di Edoardo Volpi Kellermann (presenta Lietta Manganelli, ore 18.30 in libreria); il 22 di “Che mondo” di Fabiano Pini, edizioni Kimerik (ore 18.30 in libreria); Simone Innocenti “L’anno capovolto” (Blu Atlantide, in libreria ore 18.30); infine il 29 Genny Solazzi presenta “Oltre i limiti dell’universo” (edizioni Scatole parlanti, Giardino Casa Margherita ore 18.30).
20220716 Marina di Pisa
1 giorno al libro cartaceo

(…)
Mare.
Tuffarsi nell’acqua tersa come cristallo, nuotare velocissimi qualche metro sotto, dove i raggi di luce sembrano danzare nello spazio di una cattedrale senza fine e senza fondo. Trattenere il respiro per cinque, dieci minuti, guizzando come lampi fra i grandi branchi di tonni.
Mare.
Saltare fuori dalla superficie spaventando i gabbiani, giocare a rincorrere le onde gareggiando in velocità con le creste sospinte dal vento di ponente. Slanciarsi in alto come siluri, girare su se stessi, arrotolarsi, immergersi nuovamente senza alzare schizzi, creare esplosioni sottomarine di bolle con accelerazioni improvvise.
Mare.
Sfrecciare curiosi tra le barriere coralline, esplorare impavidi gli antri più misteriosi, sfidare i grandi, stupidi squali e inseguire le barche a vela, sperando in qualche leccornia o semplicemente per ficcanasare.
Amare, giocare, sentirsi parte del branco.
Mai morire, mai.













2 giorni al libro cartaceo

Edoardo Volpi Kellermann – Danze di Elfi – Dal CD Tolkieniana, 2004
(…)
La ragazza danzava nel bosco, entrando e uscendo dai giochi di luci e ombre che il sole, alto nel cielo, creava fra i rami primaverili. Il cavaliere, nascosto dietro un grande cespuglio di mirto, la fissava tremando per la tensione. Ma in mezzo al mirto erano annidati dei rovi dalle spine dure e sottili, che penetravano anche i suoi gambali in maglia di ferro e cuoio, facendolo sanguinare.
Eppure il dolore non lo raggiungeva, tale era l’attenzione con la quale fissava la donzella, i suoi movimenti sinuosi, la sua naturale, ingenua, irresistibile sensualità.
Fu la freccia a fermarlo.
Ebbe appena la forza di voltarsi, scorgendo lo sguardo dell’arciere: alto, biondo, placido, con quegli occhi che sembravano leggere ogni suo pensiero.
Anche quelli inconfessabili che avevano dominato i suoi ultimi minuti di vita.
Quasi gli fu grato, mentre moriva guardando la ragazza che continuava, ariosa, a danzare.

3 giorni al libro cartaceo

(…)
Napoleone Bonaparte sedeva nella sua tenda da campo, cupo, in attesa del ritorno dei soldati inviati in perlustrazione. Non era riuscito a chiudere occhio, anche per il dolore sordo allo stomaco, tanto accentuatosi negli ultimi giorni. Non aveva neppure ricevuto notizie dal Maresciallo De Grouchy, la cui missione era indispensabile per il successo della sua impresa.
Si riscosse dai suoi pensieri con un sussulto quando il giovane Colonnello Rochard entrò nella tenda e fece il saluto militare.
– Ebbene?
– Attaccherà, mio imperatore. È certo.
Napoleone tacque. Che fare? Preparare la linea difensiva come consigliava il Conte d’Erion?
La pioggia che continuava a cadere, incessante, martellava sulla tenda e gli causava un senso di soffocamento. Sentì improvvisamente il bisogno di uscire da quella maledetta trappola prima che gli crollasse addosso.
L’acqua rinfrescò il suo viso comunicandogli un senso di totale libertà, di forza prorompente, di assoluta invincibilità. Avrebbe trionfato, se avesse attaccato per primo e con la dovuta decisione.
Ignorando le fitte convocò lo stato maggiore, mentre il sole si apprestava a sorgere sopra le spesse nuvole che ricoprivano le colline intorno alla cittadina di Waterloo.

4 giorni al libro cartaceo

Tacquero per diversi minuti, complice l’arrivo del tè.
Fu servito da una coppia di anziani cinesi, con il cerimoniale GongFu Cha, come da disposizione del procuratore. Sapeva quanto Foley apprezzasse quel rituale.
L’antica teiera in grès YiXing, risalente al regno Wanli, fu lavata con cura e scaldata per mezzo di un sottile getto di vapore insieme alle minuscole tazze, sia all’interno che all’esterno.
La donna estrasse dal barattolo, con un cucchiaio di bambù, le foglie di tè Oolong, mostrandole al senatore, che le esaminò e approvò con un cenno del capo. Muovendosi con grazia lei le introdusse nella teiera e versò gradualmente l’acqua bollente facendola scorrere lungo le pareti interne. Una volta riempita fino all’orlo, subito la vuotò nel vassoio- serbatoio di legno, per poi riempirla nuovamente.
L’aroma profumato del tè Drago nero si sparse intorno al tavolo, durante il minuto di infusione. La donna sollevò quindi la teiera, asciugandone la base con un fazzoletto di cotone, e riempì le tazze facendo sì che il flusso del liquido si mantenesse costante.
Bevvero lentamente il tè, assaporandone il gusto vagamente moscato.
Alla quarta infusione, il mal di testa del procuratore era scomparso.

5 giorni al libro cartaceo

Il Massimo Comandante del Guojia Anquan Bu sorrise ironico, osservando allo specchio le numerose medaglie appuntate sulla sua giacca. Piccolo di statura e dai tratti squisitamente orientali, appariva molto anziano.
Non perché i trattamenti biodinamici non avessero effetto su di lui (sarebbe stato un caso estremamente raro), ma perché la sua età era veramente molto avanzata.
Con la formazione nel 2028 della Grande Cina Popolare, la confederazione di stati che avrebbe dettato legge all’economia mondiale per quasi mezzo secolo, il ministero della sicurezza cinese si era parallelamente evoluto nella più temuta agenzia di intelligence del pianeta.
Un uomo potente, per un’organizzazione potente, in un governo potente: questo era stato per quarant’anni l’Altamente Onorevole Magistrato Zhi Yao, erede di una dinastia antica come la Cina stessa, portatore della Piuma di Pavone con Tre Occhi e insignito col Vessillo del Drago di Giada. Titoli magniloquenti e che trovava un po’ ridicoli, frutto del ‘recupero culturale delle antiche tradizioni.’ La Grande Cina Popolare era diventata uno strano miscuglio di socialismo, democrazia ben delimitata e senso di appartenenza a un non meglio precisato impero. (…)

6 giorni al libro cartaceo

La stanza era apparentemente vuota.
La luce e la disposizione geometrica delle pareti giocavano strani scherzi e parevano mutare angolazione e forma a seconda del punto di osservazione. Cambiando posizione, ma anche rimanendo perfettamente immobile in determinati punti, l’osservatore avrebbe visto le pareti e il pavimento muoversi lentamente, ma con un movimento irreale che sembra ripetersi all’infinito, come accade con certe illusioni ottiche.
Anche la luminosità sembrava aumentare e diminuire ciclicamente, quasi che la stanza fosse un organismo vivente e la luce il suo respiro.
L’osservatore, muovendosi all’interno di quello spazio bizzarro, avrebbe potuto infine percepire, da alcune angolazioni particolari, la presenza di tre forme vagamente umanoidi ma indefinite, quasi una frequenza radio difficile da sintonizzare o un ologramma disturbato. (…)
(Camera quantistica)

7 giorni al libro cartaceo

Avrebbe potuto usare la sintesi vocale, il Muto, ma preferiva quello strano insieme di gesti, segni ideografici e disegni proiettati sulla retina dell’interlocutore, ologrammi animati che spuntavano improvvisamente dai microproiettori contenuti nei suoi abiti oppure sparsi per la stanza, con personaggi sempre diversi – ispirati da antichi fumetti o del tutto inventati – che spiegavano in vece sua, ma usando gli stessi linguaggi non verbali, in un gioco ricorsivo di simboli che intersecavano simboli; un gran guazzabuglio filologico che in qualche modo lui rendeva semplice e intuitivo.