20220803 Recensione

Ringraziamento

Questa è una delle recensioni di cui non ho alcuna conoscenza dell’autore. Né amicizia, né alcun contatto professionale. Chiunque tu sia, G.C., grazie davvero per l’entusiasmo che dimostri nel tuo commento su Amazon.

La recensione di G.C. su Amazon - 3 agosto 2022

Se amate i colpi di scena questo libro è per voi!
Recensito in Italia il 3 agosto 2022
Acquisto verificato

Ho acquistato questo libro in versione e-book. È un libro di fantascienza, tutto italiano, anche i protagonisti e l’ambientazione lo sono e questo rende quanto più verosimile l’ ambientazione, non me ne vogliano altri eccellenti autori ma l’omaggio di Kellermann al nostro Paese è oltremodo brillante e arguto. La storia potrebbe sembrare banale (intelligenze artificiali e super tecnologie), ma un lettore attento, anche se non formato, può rendersi conto dell’esclusività dell’opera: la narrativa risulta estremamente scorrevole perché oltre alla parte più “tecnologica” e tecnica (che per i non avvezzi allo scifi come me può risultare ostica) vi è anche una parte più “romanzata” di vita comune.

Ma ciò che rende unico questo libro, che forse fa fatica a partire (ma col senno di poi meglio così altrimenti non si capirebbe nulla senza i capitoli introduttivi che, invece, alla fine del libro fanno combaciare perfettamente Tutti i pezzi), non sono solo gli innumerevoli colpi di scena ma soprattutto i QRCODE e i collegamenti ipertestuali. Ebbene sì: sul cartaceo si possono scansionare col telefono, col kindle basta un tocco e si viene reindirizzati a una wikipedia del futuro elaborata proprio dall’ Autore, e il lettore è come se fosse proprio un protagonista del libro che fa una normale ricerca internet.

Ma non solo wikipedia: articoli di giornale del futuro, musiche di EVK che è un compositore, disegni originali che aiutano a muoversi nel flusso della quotidianità dei protagonisti. La fantascienza, il fantasy, Tolkien, la musica, il cinema anni 80, l’arte : tutto questo sono Edoardo Volpi Kellermann e la sua cultura e formazione, la sua ispirazione che si ritrova in ogni pagina, uno degli esempi più chiari di quando un artista mette il cuore in ciò che fa.

Ogni pagina è Edoardo e la sua vita. Non serve conoscerlo bene, basta leggere la sua bio per rendersi conto di quanto da me scritto. Buona lettura a tutti!

L’albero

La riunione

(…) Carlo osservò il cielo e le nuvole che, spinte da un vento insolitamente vispo per quella stagione, si arrotolavano e s’incirrivano intorno alle parti più alte del grattacielo.
Salendo, anzi crescendo dal terreno, dove le facciate dei palazzi più vecchi facevano ancora mostra di sé, inglobate nella nuova struttura – qualcuno lo aveva visto come un omaggio, un contentino ai milanesi, qualcun altro come un mostruoso processo osmotico – l’edificio si proiettava verso l’alto come un enorme tronco spiraleggiante, da cui sporgevano decine di rami che gradualmente diventavano orizzontali. Era ricoperto da forme di vegetazione selezionata a seconda dell’altezza dal suolo.
Intorno, la vecchia e la nuova Milano coesistevano su diversi livelli, la nuova sempre più elevata, completando l’impressione un po’ disorientante e allo stesso tempo esaltante di un’architettonica foresta tropicale. Gli occhi di Carlo percorsero su e giù quella vera e propria enciclopedia vegetale, la quale si fondeva con la struttura del palazzo grazie a piattaforme e terrazzamenti irrorati da ruscelli, torrenti e cascate che scendevano dalle sezioni più elevate. Il senso di vertigine che lo prendeva ogni volta si fece più intenso così abbassò lo sguardo, cercando punti di riferimento nei settori boschivi collinari, ricchi di olmi e querce.
Un albero di alberi. (…)

The Montecristo Project – La Prima Colonia
Capitolo 1 scena 1: La Riunione

Illustrazione di Fabio Porfidia

Altri assaggi del libro

La faglia
La faglia

“Una faglia dormiente nella crosta continentale subì una pressione repentina e si agitò, come un’enorme bestia che si risveglia dopo un lungo sonno e scuote le spalle […]

Il sogno
Il sogno

Si fermò, stupefatto per l’assenza assoluta di fatica, accanto a un torrentello che scorreva lambendo un grande masso, caduto dall’altura soprastante chissà quanto tempo prima […]

Il Muto
Il Muto

(…) Il Muto aveva quel modo di guardarti fisso, intenso, che sembra scavarti nell’anima ma con gentilezza, come il bisturi del chirurgo che vuole salvarti la vita […]

Spulciato
Spulciato

(…) Gli prendeva un certo imbarazzo, a Matteo, rendendosi conto che col Muto riusciva a sfogarsi, a tirar fuori le sue magagne personali (…)

Nanobot
Nanobot

I minuscoli movimenti, tanto rapidi quanto impercettibili, trasmettevano le informazioni all’interno della colonia dei costruttori […]

I Tigrotti
I Tigrotti

Il chiasso improvviso la mise in allarme. Un branco di pischelli attraversò il vagone ridendo e vociando, accompagnati da un sottofondo musicale crack-metal ad alto volume. […]

Inseguimento
Inseguimento

Improvvisamente un’altra monoruota si affiancò alla loro. – E questo chi è? Il pilota, il cui volto era nascosto da un casco integrale […]

L’Ente Agente
L’Ente Agente

Quando l’Ente iniziò a computare, in alcune sue particolari funzioni, la strategia migliore per raggiungere lo scopo prefissato, ne risultò che avrebbe dovuto muoversi con estrema circospezione. […]

L’isola
L’isola

(…) L’isola pareva allo stesso tempo elegante e non finita, come una scultura ancora in fase di creazione nello studio di un artista. […]

Salta-in-alto
Salta-in-alto

Era stata una buona giornata. Il branco stava tornando dal lungo giro nei territori di caccia, a nord-ovest dell’Isola di Capraia per poi puntare verso la Gorgona. […]

Protocollo
Protocollo

Protocollo di sicurezza per i Circuiti Nanoquasici – Versione 1.22 – A cura del Coordinamento Generale per le Ricerche di Frontiera – Oslo, 14 dicembre 2075 […]

Temporali lontani
Temporali lontani

(…) La terrazza era stata ottenuta tagliando via una grande parte del tetto dall’edificio principale ed era disposta su più livelli, in modo da permettere una visione a trecentosessanta gradi della volta celeste. […]

Ricorsività
Ricorsività

(…) Avrebbe potuto usare la sintesi vocale, il Muto, ma preferiva quello strano insieme di gesti, segni ideografici e disegni proiettati sulla retina dell’interlocutore […]

Camera quantistica
Camera quantistica

La stanza era apparentemente vuota. La luce e la disposizione geometrica delle pareti giocavano strani scherzi e parevano mutare angolazione e forma a seconda del punto di osservazione. […]

Zhi Yao
Zhi Yao

Il Massimo Comandante del Guojia Anquan Bu sorrise ironico, osservando allo specchio le numerose medaglie appuntate sulla sua giacca. Piccolo di statura e dai tratti squisitamente orientali, appariva molto anziano. […]

L’antica saggezza
L’antica saggezza

(…) Tacquero per diversi minuti, complice l’arrivo del tè. Fu servito da una coppia di anziani cinesi, con il cerimoniale GongFu Cha, come da disposizione del procuratore. […]

Decisione
Decisione

(…) Napoleone Bonaparte sedeva nella sua tenda da campo, cupo, in attesa del ritorno dei soldati inviati in perlustrazione. Non era riuscito a chiudere occhio, anche per il dolore sordo allo stomaco, tanto accentuatosi negli ultimi giorni. […]

Tentazione
Tentazione

(…) La ragazza danzava nel bosco, entrando e uscendo dai giochi di luci e ombre che il sole, alto nel cielo, creava fra i rami primaverili. Il cavaliere, nascosto dietro un grande cespuglio di mirto, la fissava tremando per la tensione. […]

Mare
Mare

(…)Mare.Tuffarsi nell’acqua tersa come cristallo, nuotare velocissimi qualche metro sotto, dove i raggi di luce sembrano danzare nello spazio di una cattedrale senza fine e senza fondo. […]

Le case cantanti
Le case cantanti

La villa, isolata al centro di un ampio podere, in parte coltivato a lino e cicoria e in parte coperto da un bosco di querce e olmi secolari, fondeva l’architettura rurale tradizionale con le ultime soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica e la difesa dai tornado, che negli ultimi decenni avevano spazzato l’Europa centrale con sempre maggiore frequenza.

L’albero
L’albero

Carlo osservò il cielo e le nuvole che, spinte da un vento insolitamente vispo per quella stagione, si arrotolavano e s’incirrivano intorno alle parti più alte del grattacielo. (…)

Prologo
Prologo

[…] […] […]
Buio, indistinto, niente.
Vuoto, immenso, vuoto.
[…] […]

Matteo e Bea
Matteo e Bea

(…) Il contatto con quel corpo delicato, morbido e sinuoso ebbe un effetto calmante su Matteo, che ricambiò l’abbraccio con una tenerezza che non gli era affatto abituale. (…)

De Principatibus
De Principatibus

Ma colui che arriva al principato col favore popolare, si trova a governare da solo, e intorno a sé non ha nessuno, o pochissimi, che non siano pronti a ubbidire. Oltretutto, non si può onorevolmente e senza danneggiare altri accontentare i potenti, ma si può soddisfare il popolo: (…)

Scegliere
Scegliere

Carlo faticava a prendere sonno.
Giaceva sul letto, supino, osservando la Via Lattea che ruotava lentamente sul soffitto e ascoltando in sottofondo l’adagio da ‘L’Autunno’ di Vivaldi. Ma neppure una combinazione così intensamente distensiva riusciva a rasserenarlo. (…)

Francesca
Francesca

Nonostante il blando calmante che Carlo, dopo non poche insistenze, era riuscito a farle assumere, la tensione in lei era ancora troppo alta per permetterle anche solo di pensare di andare a letto.

Errore
Errore

– Ci siamo quasi. – Oltre a gestire la sua trappola, Jin era uno degli incaricati che avrebbero seguito la procedura, pronti a intervenire in caso di problemi. Due operazioni una più complessa dell’altra, il tutto in un ambiente pieno di colleghi esperti, giornalisti scientifici selezionati, sistemi di controllo e Dronicam.

L’Ente Esistente
L’Ente Esistente

L’Ente giaceva placido e sonnolento, non avendo alcun nemico naturale né alcun organismo in grado di concorrere nella Sua nicchia ecologica. Poteva quindi permettersi di oziare, lasciando che le Sue innumerevoli propaggini, i Suoi pseudopodi, le Sue connessioni verso l’esterno e all’interno di Se stesso provvedessero autonomamente ai bisogni primari (…)

Galassia Relazionale
Galassia Relazionale

Si alzò e si avvicinò alla lavagna interattiva, cancellandone la superficie con un gesto della mano, quindi si voltò verso gli altri. – L’idea di partenza è estremamente semplice. Si basa sul principio della conoscenza reciproca.

L’Ente Comunicante
L’Ente Comunicante

Tutto accadeva in femtosecondi, lampi di pseudo.concetti espressi in proto.linguaggi si intrecciavano in strutture di sublime complessità.

L’Ente Errante
L’Ente Errante

L’Ente inciampò, e cadde. Non interamente: sarebbe stato fisicamente impossibile il crollo contemporaneo di tutti i Suoi sottosistemi, a meno che l’intero pianeta per qualche motivo venisse danneggiato in maniera irreparabile e non solo in superficie.

Livorno futura
Livorno futura

Una città che aveva conosciuto periodi di vitalità e depressione, di splendore e decadenza, talvolta anche più intensi di quelli vissuti dalle sue sorelle maggiori, Pisa, Lucca, Firenze, artisticamente e storicamente più importanti.
Una strana città, Livorno.

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La faglia
La faglia
Il sogno
Il sogno
Il Muto
Il Muto
Spulciato
Spulciato
Nanobot
Nanobot
I Tigrotti
I Tigrotti
Inseguimento
Inseguimento
L’Ente Agente
L’Ente Agente
L’isola
L’isola
Salta-in-alto
Salta-in-alto
Protocollo
Protocollo
Temporali lontani
Temporali lontani
Ricorsività
Ricorsività
Camera quantistica
Camera quantistica
Zhi Yao
Zhi Yao
L’antica saggezza
L’antica saggezza
Decisione
Decisione
Tentazione
Tentazione
Mare
Mare
Le case cantanti
Le case cantanti
L’albero
L’albero
Prologo
Prologo
Matteo e Bea
Matteo e Bea
De Principatibus
De Principatibus
Scegliere
Scegliere
Francesca
Francesca
Errore
Errore
L’Ente Esistente
L’Ente Esistente
Galassia Relazionale
Galassia Relazionale
L’Ente Comunicante
L’Ente Comunicante
L’Ente Errante
L’Ente Errante
Livorno futura
Livorno futura
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20220628: Immaginatevi

Che mistero, la coscienza.
La perdiamo la sera quando ci addormentiamo e, salvo qualche stato onirico e quindi alterato, la ritroviamo al nostro risveglio.
Ma quanto siamo veramente coscienti? Quanto siamo veriamente consapevoli di chi e cosa siamo, di dove siamo?
Mi torna in mente un bellissimo e brevissimo racconto di Frederic Brown : Immaginatevi. E ve lo ripropongo come spunto di riflessione su quanto la nostra coscienza sia legata a doppio filo alla nostra immaginazione. Alla nostra capacità di sub-creare, come avrebbe scritto Tolkien.
 
Immaginatevi fantasmi, dèi, diavoli
Immaginatevi inferni e paradisi, città sospese tra i cieli o sommerse nel fondo dei mari.
Unicorni e centauri. Streghe, maghi, gnomi ed elfi.
Angeli e arpie, fatture e incantesimi, spiriti degli elementi, spiriti buoni o spiriti malvagi.
Facili da immaginare, tutte queste cose. L’umanità continua ad immaginarle da migliaia di anni.
Immaginatevi astronavi e tempi futuri.
Facili da immaginare: il futuro sta arrivando, ed in esso ci sono le astronavi.
Non c’è niente, dunque, che sia difficile immaginare?
Certo che c’è.
Immaginatevi un po’ di materia, con voi stessi dentro che pensate, siete quindi consapevoli di esistere e sapete far muovere questa materia in cui siete: farla star sveglia o dormire, farle fare l’amore o una passeggiata in collina.
Immaginatevi un universo, infinito o no, a piacere vostro, con dentro milioni di bilioni di trilioni di Soli.
Immaginatevi una sfera di fango che gira e gira vorticosamente attorno a uno di questi Soli.
E Immaginate voi stessi su questa sfera, a girare anche voi, a girare vorticosamente nel tempo e nello spazio, verso una mèta ignota.
Immaginatevi.
Frederic Brown
Marco Patrito: Dark Sea
Marco Patrito: Dark Sea - https://patrito.com

Tentazione

Lúthien Tinúviel

Tentazione

(…) La ragazza danzava nel bosco, entrando e uscendo dai giochi di luci e ombre che il sole, alto nel cielo, creava fra i rami primaverili. Il cavaliere, nascosto dietro un grande cespuglio di mirto, la fissava tremando per la tensione. Ma in mezzo al mirto erano annidati dei rovi dalle spine dure e sottili, che penetravano anche i suoi gambali in maglia di ferro e cuoio, facendolo sanguinare.
Eppure il dolore non lo raggiungeva, tale era l’attenzione con la quale fissava la donzella, i suoi movimenti sinuosi, la sua naturale, ingenua, irresistibile sensualità.
Fu la freccia a fermarlo.
Ebbe appena la forza di voltarsi, scorgendo lo sguardo dell’arciere: alto, biondo, placido, con quegli occhi che sembravano leggere ogni suo pensiero.
Anche quelli inconfessabili che avevano dominato i suoi ultimi minuti di vita.
Quasi gli fu grato, mentre moriva guardando la ragazza che continuava, ariosa, a danzare. (…)

The Montecristo Project – La Prima Colonia
Capitolo 11 scena 4: Immagini

Danze di Elfi – Dal CD Tolkieniana, 2004

Altri assaggi del libro

La faglia
La faglia

“Una faglia dormiente nella crosta continentale subì una pressione repentina e si agitò, come un’enorme bestia che si risveglia dopo un lungo sonno e scuote le spalle […]

Il sogno
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Il Muto
Il Muto

(…) Il Muto aveva quel modo di guardarti fisso, intenso, che sembra scavarti nell’anima ma con gentilezza, come il bisturi del chirurgo che vuole salvarti la vita […]

Spulciato
Spulciato

(…) Gli prendeva un certo imbarazzo, a Matteo, rendendosi conto che col Muto riusciva a sfogarsi, a tirar fuori le sue magagne personali (…)

Nanobot
Nanobot

I minuscoli movimenti, tanto rapidi quanto impercettibili, trasmettevano le informazioni all’interno della colonia dei costruttori […]

I Tigrotti
I Tigrotti

Il chiasso improvviso la mise in allarme. Un branco di pischelli attraversò il vagone ridendo e vociando, accompagnati da un sottofondo musicale crack-metal ad alto volume. […]

Inseguimento
Inseguimento

Improvvisamente un’altra monoruota si affiancò alla loro. – E questo chi è? Il pilota, il cui volto era nascosto da un casco integrale […]

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Quando l’Ente iniziò a computare, in alcune sue particolari funzioni, la strategia migliore per raggiungere lo scopo prefissato, ne risultò che avrebbe dovuto muoversi con estrema circospezione. […]

L’isola
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(…) L’isola pareva allo stesso tempo elegante e non finita, come una scultura ancora in fase di creazione nello studio di un artista. […]

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Era stata una buona giornata. Il branco stava tornando dal lungo giro nei territori di caccia, a nord-ovest dell’Isola di Capraia per poi puntare verso la Gorgona. […]

Protocollo
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Temporali lontani
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(…) La terrazza era stata ottenuta tagliando via una grande parte del tetto dall’edificio principale ed era disposta su più livelli, in modo da permettere una visione a trecentosessanta gradi della volta celeste. […]

Ricorsività
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Camera quantistica
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Zhi Yao
Zhi Yao

Il Massimo Comandante del Guojia Anquan Bu sorrise ironico, osservando allo specchio le numerose medaglie appuntate sulla sua giacca. Piccolo di statura e dai tratti squisitamente orientali, appariva molto anziano. […]

L’antica saggezza
L’antica saggezza

(…) Tacquero per diversi minuti, complice l’arrivo del tè. Fu servito da una coppia di anziani cinesi, con il cerimoniale GongFu Cha, come da disposizione del procuratore. […]

Decisione
Decisione

(…) Napoleone Bonaparte sedeva nella sua tenda da campo, cupo, in attesa del ritorno dei soldati inviati in perlustrazione. Non era riuscito a chiudere occhio, anche per il dolore sordo allo stomaco, tanto accentuatosi negli ultimi giorni. […]

Tentazione
Tentazione

(…) La ragazza danzava nel bosco, entrando e uscendo dai giochi di luci e ombre che il sole, alto nel cielo, creava fra i rami primaverili. Il cavaliere, nascosto dietro un grande cespuglio di mirto, la fissava tremando per la tensione. […]

Mare
Mare

(…)Mare.Tuffarsi nell’acqua tersa come cristallo, nuotare velocissimi qualche metro sotto, dove i raggi di luce sembrano danzare nello spazio di una cattedrale senza fine e senza fondo. […]

Le case cantanti
Le case cantanti

La villa, isolata al centro di un ampio podere, in parte coltivato a lino e cicoria e in parte coperto da un bosco di querce e olmi secolari, fondeva l’architettura rurale tradizionale con le ultime soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica e la difesa dai tornado, che negli ultimi decenni avevano spazzato l’Europa centrale con sempre maggiore frequenza.

L’albero
L’albero

Carlo osservò il cielo e le nuvole che, spinte da un vento insolitamente vispo per quella stagione, si arrotolavano e s’incirrivano intorno alle parti più alte del grattacielo. (…)

Prologo
Prologo

[…] […] […]
Buio, indistinto, niente.
Vuoto, immenso, vuoto.
[…] […]

Matteo e Bea
Matteo e Bea

(…) Il contatto con quel corpo delicato, morbido e sinuoso ebbe un effetto calmante su Matteo, che ricambiò l’abbraccio con una tenerezza che non gli era affatto abituale. (…)

De Principatibus
De Principatibus

Ma colui che arriva al principato col favore popolare, si trova a governare da solo, e intorno a sé non ha nessuno, o pochissimi, che non siano pronti a ubbidire. Oltretutto, non si può onorevolmente e senza danneggiare altri accontentare i potenti, ma si può soddisfare il popolo: (…)

Scegliere
Scegliere

Carlo faticava a prendere sonno.
Giaceva sul letto, supino, osservando la Via Lattea che ruotava lentamente sul soffitto e ascoltando in sottofondo l’adagio da ‘L’Autunno’ di Vivaldi. Ma neppure una combinazione così intensamente distensiva riusciva a rasserenarlo. (…)

Francesca
Francesca

Nonostante il blando calmante che Carlo, dopo non poche insistenze, era riuscito a farle assumere, la tensione in lei era ancora troppo alta per permetterle anche solo di pensare di andare a letto.

Errore
Errore

– Ci siamo quasi. – Oltre a gestire la sua trappola, Jin era uno degli incaricati che avrebbero seguito la procedura, pronti a intervenire in caso di problemi. Due operazioni una più complessa dell’altra, il tutto in un ambiente pieno di colleghi esperti, giornalisti scientifici selezionati, sistemi di controllo e Dronicam.

L’Ente Esistente
L’Ente Esistente

L’Ente giaceva placido e sonnolento, non avendo alcun nemico naturale né alcun organismo in grado di concorrere nella Sua nicchia ecologica. Poteva quindi permettersi di oziare, lasciando che le Sue innumerevoli propaggini, i Suoi pseudopodi, le Sue connessioni verso l’esterno e all’interno di Se stesso provvedessero autonomamente ai bisogni primari (…)

Galassia Relazionale
Galassia Relazionale

Si alzò e si avvicinò alla lavagna interattiva, cancellandone la superficie con un gesto della mano, quindi si voltò verso gli altri. – L’idea di partenza è estremamente semplice. Si basa sul principio della conoscenza reciproca.

L’Ente Comunicante
L’Ente Comunicante

Tutto accadeva in femtosecondi, lampi di pseudo.concetti espressi in proto.linguaggi si intrecciavano in strutture di sublime complessità.

L’Ente Errante
L’Ente Errante

L’Ente inciampò, e cadde. Non interamente: sarebbe stato fisicamente impossibile il crollo contemporaneo di tutti i Suoi sottosistemi, a meno che l’intero pianeta per qualche motivo venisse danneggiato in maniera irreparabile e non solo in superficie.

Livorno futura
Livorno futura

Una città che aveva conosciuto periodi di vitalità e depressione, di splendore e decadenza, talvolta anche più intensi di quelli vissuti dalle sue sorelle maggiori, Pisa, Lucca, Firenze, artisticamente e storicamente più importanti.
Una strana città, Livorno.

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La faglia
La faglia
Il sogno
Il sogno
Il Muto
Il Muto
Spulciato
Spulciato
Nanobot
Nanobot
I Tigrotti
I Tigrotti
Inseguimento
Inseguimento
L’Ente Agente
L’Ente Agente
L’isola
L’isola
Salta-in-alto
Salta-in-alto
Protocollo
Protocollo
Temporali lontani
Temporali lontani
Ricorsività
Ricorsività
Camera quantistica
Camera quantistica
Zhi Yao
Zhi Yao
L’antica saggezza
L’antica saggezza
Decisione
Decisione
Tentazione
Tentazione
Mare
Mare
Le case cantanti
Le case cantanti
L’albero
L’albero
Prologo
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Matteo e Bea
Matteo e Bea
De Principatibus
De Principatibus
Scegliere
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Francesca
Francesca
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L’Ente Esistente
L’Ente Esistente
Galassia Relazionale
Galassia Relazionale
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L’Ente Errante
L’Ente Errante
Livorno futura
Livorno futura
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20220519 Recensione

La recensione di Lux - Parte zero - 19 maggio 2022

Pagina Originale sul Blog macintelligence.org.

Premessa. La sostanza di una recensione, nel mondo informatico, è scrivere di qualcosa per spiegare come è fatto, che cosa fa e come lo fa. C’è qualcosa di diverso rispetto alla recensione classica di un libro. Ma per quanto riesco recensirò La Prima Colonia come si farebbe da informatici, anche perché l’autore di informatica ne mastica, al punto di portarne tanta e non inutile ovunque, nella trama come nella struttura.

Un altro punto della premessa è che il lavoro di Edoardo al Montecristo Project dura da dodici anni e mi è capitato alcune volte di incrociare varie fasi della sua gestazione. Cercherò di ignorare sistematicamente questa conoscenza pregressa in quanto l’opera va giudicata da quello che porta, mentre come è nata dovrebbe essere secondario.

Il terzo e ultimo punto della premessa è che Edoardo è un tolkieniano di ferro, anzi, di acciaio. Per l’universo tolkieniano ha scritto, curato, musicato, creato, organizzato, fatto tantissimo. Potrebbe venire la tentazione di formulare paralleli tra la genesi, o la struttura, dell’opera, dato che evidentemente da Tolkien deve avere ricavato ispirazioni, suggerimenti, tecniche, esattamente come a me viene spesso da fare sul lavoro metafore attinenti al basket, dopo averlo praticato per mezzo secolo. Quando una esperienza ti permea, può solo manifestarsi, magari più o meno alla luce del sole; impossibile che non si rifletta sul modo di pensare e di agire.

L’esperienza permea anche me, più modestamente, e resterò impermeabile alla tentazione di fare paragoni o paralleli, per giustizia verso tutte le parti coinvolte in queste pagine. Che ci siano echi tolkieniani, o che manchino, e di che tipo siano, spetta al lettore desumerlo per trarne eventualmente le proprie conclusioni.

Ciò detto, a breve parlerò di come è fatto.

Lucio “Lux” Bragagnolo

La recensione del giornalista e blogger Lucio Bragagnolo - Parte 0

La faglia

La faglia

(…) Una faglia dormiente nella crosta continentale subì una pressione repentina e si agitò, come un’enorme bestia che si risveglia dopo un lungo sonno e scuote le spalle. Il fondo marino si rialzò con violenza lungo una linea frastagliata lunga tredici chilometri, creando uno scalino di tre metri d’altezza e spingendo verso l’alto una massa di alcune centinaia di milioni di tonnellate d’acqua marina. (…)

The Montecristo Project – La Prima Colonia
Capitolo 0 scena 3: L’onda

Passaggio musicale tratto da “Il Bosco degli Enti” (la battaglia)
Dal CD “Tolkieniana” di Edoardo Volpi Kellermann, 2004

Altri assaggi del libro

La faglia
La faglia

“Una faglia dormiente nella crosta continentale subì una pressione repentina e si agitò, come un’enorme bestia che si risveglia dopo un lungo sonno e scuote le spalle […]

Il sogno
Il sogno

Si fermò, stupefatto per l’assenza assoluta di fatica, accanto a un torrentello che scorreva lambendo un grande masso, caduto dall’altura soprastante chissà quanto tempo prima […]

Il Muto
Il Muto

(…) Il Muto aveva quel modo di guardarti fisso, intenso, che sembra scavarti nell’anima ma con gentilezza, come il bisturi del chirurgo che vuole salvarti la vita […]

Spulciato
Spulciato

(…) Gli prendeva un certo imbarazzo, a Matteo, rendendosi conto che col Muto riusciva a sfogarsi, a tirar fuori le sue magagne personali (…)

Nanobot
Nanobot

I minuscoli movimenti, tanto rapidi quanto impercettibili, trasmettevano le informazioni all’interno della colonia dei costruttori […]

I Tigrotti
I Tigrotti

Il chiasso improvviso la mise in allarme. Un branco di pischelli attraversò il vagone ridendo e vociando, accompagnati da un sottofondo musicale crack-metal ad alto volume. […]

Inseguimento
Inseguimento

Improvvisamente un’altra monoruota si affiancò alla loro. – E questo chi è? Il pilota, il cui volto era nascosto da un casco integrale […]

L’Ente Agente
L’Ente Agente

Quando l’Ente iniziò a computare, in alcune sue particolari funzioni, la strategia migliore per raggiungere lo scopo prefissato, ne risultò che avrebbe dovuto muoversi con estrema circospezione. […]

L’isola
L’isola

(…) L’isola pareva allo stesso tempo elegante e non finita, come una scultura ancora in fase di creazione nello studio di un artista. […]

Salta-in-alto
Salta-in-alto

Era stata una buona giornata. Il branco stava tornando dal lungo giro nei territori di caccia, a nord-ovest dell’Isola di Capraia per poi puntare verso la Gorgona. […]

Protocollo
Protocollo

Protocollo di sicurezza per i Circuiti Nanoquasici – Versione 1.22 – A cura del Coordinamento Generale per le Ricerche di Frontiera – Oslo, 14 dicembre 2075 […]

Temporali lontani
Temporali lontani

(…) La terrazza era stata ottenuta tagliando via una grande parte del tetto dall’edificio principale ed era disposta su più livelli, in modo da permettere una visione a trecentosessanta gradi della volta celeste. […]

Ricorsività
Ricorsività

(…) Avrebbe potuto usare la sintesi vocale, il Muto, ma preferiva quello strano insieme di gesti, segni ideografici e disegni proiettati sulla retina dell’interlocutore […]

Camera quantistica
Camera quantistica

La stanza era apparentemente vuota. La luce e la disposizione geometrica delle pareti giocavano strani scherzi e parevano mutare angolazione e forma a seconda del punto di osservazione. […]

Zhi Yao
Zhi Yao

Il Massimo Comandante del Guojia Anquan Bu sorrise ironico, osservando allo specchio le numerose medaglie appuntate sulla sua giacca. Piccolo di statura e dai tratti squisitamente orientali, appariva molto anziano. […]

L’antica saggezza
L’antica saggezza

(…) Tacquero per diversi minuti, complice l’arrivo del tè. Fu servito da una coppia di anziani cinesi, con il cerimoniale GongFu Cha, come da disposizione del procuratore. […]

Decisione
Decisione

(…) Napoleone Bonaparte sedeva nella sua tenda da campo, cupo, in attesa del ritorno dei soldati inviati in perlustrazione. Non era riuscito a chiudere occhio, anche per il dolore sordo allo stomaco, tanto accentuatosi negli ultimi giorni. […]

Tentazione
Tentazione

(…) La ragazza danzava nel bosco, entrando e uscendo dai giochi di luci e ombre che il sole, alto nel cielo, creava fra i rami primaverili. Il cavaliere, nascosto dietro un grande cespuglio di mirto, la fissava tremando per la tensione. […]

Mare
Mare

(…)Mare.Tuffarsi nell’acqua tersa come cristallo, nuotare velocissimi qualche metro sotto, dove i raggi di luce sembrano danzare nello spazio di una cattedrale senza fine e senza fondo. […]

Le case cantanti
Le case cantanti

La villa, isolata al centro di un ampio podere, in parte coltivato a lino e cicoria e in parte coperto da un bosco di querce e olmi secolari, fondeva l’architettura rurale tradizionale con le ultime soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica e la difesa dai tornado, che negli ultimi decenni avevano spazzato l’Europa centrale con sempre maggiore frequenza.

L’albero
L’albero

Carlo osservò il cielo e le nuvole che, spinte da un vento insolitamente vispo per quella stagione, si arrotolavano e s’incirrivano intorno alle parti più alte del grattacielo. (…)

Prologo
Prologo

[…] […] […]
Buio, indistinto, niente.
Vuoto, immenso, vuoto.
[…] […]

Matteo e Bea
Matteo e Bea

(…) Il contatto con quel corpo delicato, morbido e sinuoso ebbe un effetto calmante su Matteo, che ricambiò l’abbraccio con una tenerezza che non gli era affatto abituale. (…)

De Principatibus
De Principatibus

Ma colui che arriva al principato col favore popolare, si trova a governare da solo, e intorno a sé non ha nessuno, o pochissimi, che non siano pronti a ubbidire. Oltretutto, non si può onorevolmente e senza danneggiare altri accontentare i potenti, ma si può soddisfare il popolo: (…)

Scegliere
Scegliere

Carlo faticava a prendere sonno.
Giaceva sul letto, supino, osservando la Via Lattea che ruotava lentamente sul soffitto e ascoltando in sottofondo l’adagio da ‘L’Autunno’ di Vivaldi. Ma neppure una combinazione così intensamente distensiva riusciva a rasserenarlo. (…)

Francesca
Francesca

Nonostante il blando calmante che Carlo, dopo non poche insistenze, era riuscito a farle assumere, la tensione in lei era ancora troppo alta per permetterle anche solo di pensare di andare a letto.

Errore
Errore

– Ci siamo quasi. – Oltre a gestire la sua trappola, Jin era uno degli incaricati che avrebbero seguito la procedura, pronti a intervenire in caso di problemi. Due operazioni una più complessa dell’altra, il tutto in un ambiente pieno di colleghi esperti, giornalisti scientifici selezionati, sistemi di controllo e Dronicam.

L’Ente Esistente
L’Ente Esistente

L’Ente giaceva placido e sonnolento, non avendo alcun nemico naturale né alcun organismo in grado di concorrere nella Sua nicchia ecologica. Poteva quindi permettersi di oziare, lasciando che le Sue innumerevoli propaggini, i Suoi pseudopodi, le Sue connessioni verso l’esterno e all’interno di Se stesso provvedessero autonomamente ai bisogni primari (…)

Galassia Relazionale
Galassia Relazionale

Si alzò e si avvicinò alla lavagna interattiva, cancellandone la superficie con un gesto della mano, quindi si voltò verso gli altri. – L’idea di partenza è estremamente semplice. Si basa sul principio della conoscenza reciproca.

L’Ente Comunicante
L’Ente Comunicante

Tutto accadeva in femtosecondi, lampi di pseudo.concetti espressi in proto.linguaggi si intrecciavano in strutture di sublime complessità.

L’Ente Errante
L’Ente Errante

L’Ente inciampò, e cadde. Non interamente: sarebbe stato fisicamente impossibile il crollo contemporaneo di tutti i Suoi sottosistemi, a meno che l’intero pianeta per qualche motivo venisse danneggiato in maniera irreparabile e non solo in superficie.

Livorno futura
Livorno futura

Una città che aveva conosciuto periodi di vitalità e depressione, di splendore e decadenza, talvolta anche più intensi di quelli vissuti dalle sue sorelle maggiori, Pisa, Lucca, Firenze, artisticamente e storicamente più importanti.
Una strana città, Livorno.

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La faglia
La faglia
Il sogno
Il sogno
Il Muto
Il Muto
Spulciato
Spulciato
Nanobot
Nanobot
I Tigrotti
I Tigrotti
Inseguimento
Inseguimento
L’Ente Agente
L’Ente Agente
L’isola
L’isola
Salta-in-alto
Salta-in-alto
Protocollo
Protocollo
Temporali lontani
Temporali lontani
Ricorsività
Ricorsività
Camera quantistica
Camera quantistica
Zhi Yao
Zhi Yao
L’antica saggezza
L’antica saggezza
Decisione
Decisione
Tentazione
Tentazione
Mare
Mare
Le case cantanti
Le case cantanti
L’albero
L’albero
Prologo
Prologo
Matteo e Bea
Matteo e Bea
De Principatibus
De Principatibus
Scegliere
Scegliere
Francesca
Francesca
Errore
Errore
L’Ente Esistente
L’Ente Esistente
Galassia Relazionale
Galassia Relazionale
L’Ente Comunicante
L’Ente Comunicante
L’Ente Errante
L’Ente Errante
Livorno futura
Livorno futura
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Segnalazione su Fantascientificast

Una bella chiacchierata, principalmente su J.R.R. Tolkien, insieme agli amici di Fantascientificast e a due coordinatrici di Tolkieniani Italiani, di cui mi pregio essere fondatore insieme a Gianluca Comastri e Giuseppe Scattolini. A 1 ora 3:59 si parla di Montecristo Project.
Facendo partire il video vi porta su quel preciso punto.