20220803 Recensione

Ringraziamento

Questa è una delle recensioni di cui non ho alcuna conoscenza dell’autore. Né amicizia, né alcun contatto professionale. Chiunque tu sia, G.C., grazie davvero per l’entusiasmo che dimostri nel tuo commento su Amazon.

La recensione di G.C. su Amazon - 3 agosto 2022

Se amate i colpi di scena questo libro è per voi!
Recensito in Italia il 3 agosto 2022
Acquisto verificato

Ho acquistato questo libro in versione e-book. È un libro di fantascienza, tutto italiano, anche i protagonisti e l’ambientazione lo sono e questo rende quanto più verosimile l’ ambientazione, non me ne vogliano altri eccellenti autori ma l’omaggio di Kellermann al nostro Paese è oltremodo brillante e arguto. La storia potrebbe sembrare banale (intelligenze artificiali e super tecnologie), ma un lettore attento, anche se non formato, può rendersi conto dell’esclusività dell’opera: la narrativa risulta estremamente scorrevole perché oltre alla parte più “tecnologica” e tecnica (che per i non avvezzi allo scifi come me può risultare ostica) vi è anche una parte più “romanzata” di vita comune.

Ma ciò che rende unico questo libro, che forse fa fatica a partire (ma col senno di poi meglio così altrimenti non si capirebbe nulla senza i capitoli introduttivi che, invece, alla fine del libro fanno combaciare perfettamente Tutti i pezzi), non sono solo gli innumerevoli colpi di scena ma soprattutto i QRCODE e i collegamenti ipertestuali. Ebbene sì: sul cartaceo si possono scansionare col telefono, col kindle basta un tocco e si viene reindirizzati a una wikipedia del futuro elaborata proprio dall’ Autore, e il lettore è come se fosse proprio un protagonista del libro che fa una normale ricerca internet.

Ma non solo wikipedia: articoli di giornale del futuro, musiche di EVK che è un compositore, disegni originali che aiutano a muoversi nel flusso della quotidianità dei protagonisti. La fantascienza, il fantasy, Tolkien, la musica, il cinema anni 80, l’arte : tutto questo sono Edoardo Volpi Kellermann e la sua cultura e formazione, la sua ispirazione che si ritrova in ogni pagina, uno degli esempi più chiari di quando un artista mette il cuore in ciò che fa.

Ogni pagina è Edoardo e la sua vita. Non serve conoscerlo bene, basta leggere la sua bio per rendersi conto di quanto da me scritto. Buona lettura a tutti!

Francesca

Uomo Vitruviano

Francesca

Nonostante il blando calmante che Carlo, dopo non poche insistenze, era riuscito a farle assumere, la tensione in lei era ancora troppo alta per permetterle anche solo di pensare di andare a letto.
Francesca continuava ad agitarsi nel piccolo appartamento assegnatole alla cittadella universitaria, passando dalla sedia del tavolo da pranzo al divano, quindi dal divano allo studiolo, infine dallo studiolo al bagno. Si preparò una camomilla e ne bevve mezza tazza, accese l’holo e fece zappino fra una dozzina di canali senza neppure percepire cosa stessero trasmettendo. Navigò distratta sulla Net, pensò di struccarsi e poi si ricordò di aver usato dei cosmetici a tempo.
Decise infine di farsi un bagno caldo con idromassaggio e musicoterapia.
Meditò se ascoltare jazz, classica barocca, new-fusion oppure Mozart, optando alla fine per quest’ultimo. Quando le note dell’andante dal concerto per piano ‘Elvira Madigan’ danzarono scintillando per tutti gli ambienti, come sempre non riuscì a trattenere una piccola lacrima.
Si muoveva come una ballerina classica, vivendo con tutto il suo corpo i passaggi musicali così pieni di grazia ma allo stesso tempo di solennità, del richiamo alla vastità dello spazio cosmico, dell’eleganza sovrumana che talvolta scopriva in alcuni particolari principi fisici o enti matematici. Per associazione le venne in mente il concetto di quadratura del cerchio, l’uomo vitruviano: il tempo in quattro quarti, a loro volta suddivisi in terzine, creava un perfetto equilibrio fra Yin e Yang, un incontro-scontro sul quale la melodia scorreva ampia come un immenso e placido fiume.
Regolò l’audio in modo che il pianoforte si trovasse virtualmente accanto alla vasca da bagno, quindi si immerse con piacere nell’acqua regolata a una temperatura di 37 gradi, impostandone il movimento in modo che lente e lunghe onde l’avvolgessero, ruotando a spirale, dai piedi al collo e viceversa.
Quando attaccò l’Allegro Vivace Assai era ormai del tutto rilassata. (…)

The Montecristo Project – La Prima Colonia
Capitolo 8 scena 3: Francesca

Wolfgang Amadues Mozart – Piano Concerto n° 21 “Elvira Madigan” – 2° Movimento: Andante

Altri assaggi del libro

La faglia
La faglia

“Una faglia dormiente nella crosta continentale subì una pressione repentina e si agitò, come un’enorme bestia che si risveglia dopo un lungo sonno e scuote le spalle […]

Il sogno
Il sogno

Si fermò, stupefatto per l’assenza assoluta di fatica, accanto a un torrentello che scorreva lambendo un grande masso, caduto dall’altura soprastante chissà quanto tempo prima […]

Il Muto
Il Muto

(…) Il Muto aveva quel modo di guardarti fisso, intenso, che sembra scavarti nell’anima ma con gentilezza, come il bisturi del chirurgo che vuole salvarti la vita […]

Spulciato
Spulciato

(…) Gli prendeva un certo imbarazzo, a Matteo, rendendosi conto che col Muto riusciva a sfogarsi, a tirar fuori le sue magagne personali (…)

Nanobot
Nanobot

I minuscoli movimenti, tanto rapidi quanto impercettibili, trasmettevano le informazioni all’interno della colonia dei costruttori […]

I Tigrotti
I Tigrotti

Il chiasso improvviso la mise in allarme. Un branco di pischelli attraversò il vagone ridendo e vociando, accompagnati da un sottofondo musicale crack-metal ad alto volume. […]

Inseguimento
Inseguimento

Improvvisamente un’altra monoruota si affiancò alla loro. – E questo chi è? Il pilota, il cui volto era nascosto da un casco integrale […]

L’Ente Agente
L’Ente Agente

Quando l’Ente iniziò a computare, in alcune sue particolari funzioni, la strategia migliore per raggiungere lo scopo prefissato, ne risultò che avrebbe dovuto muoversi con estrema circospezione. […]

L’isola
L’isola

(…) L’isola pareva allo stesso tempo elegante e non finita, come una scultura ancora in fase di creazione nello studio di un artista. […]

Salta-in-alto
Salta-in-alto

Era stata una buona giornata. Il branco stava tornando dal lungo giro nei territori di caccia, a nord-ovest dell’Isola di Capraia per poi puntare verso la Gorgona. […]

Protocollo
Protocollo

Protocollo di sicurezza per i Circuiti Nanoquasici – Versione 1.22 – A cura del Coordinamento Generale per le Ricerche di Frontiera – Oslo, 14 dicembre 2075 […]

Temporali lontani
Temporali lontani

(…) La terrazza era stata ottenuta tagliando via una grande parte del tetto dall’edificio principale ed era disposta su più livelli, in modo da permettere una visione a trecentosessanta gradi della volta celeste. […]

Ricorsività
Ricorsività

(…) Avrebbe potuto usare la sintesi vocale, il Muto, ma preferiva quello strano insieme di gesti, segni ideografici e disegni proiettati sulla retina dell’interlocutore […]

Camera quantistica
Camera quantistica

La stanza era apparentemente vuota. La luce e la disposizione geometrica delle pareti giocavano strani scherzi e parevano mutare angolazione e forma a seconda del punto di osservazione. […]

Zhi Yao
Zhi Yao

Il Massimo Comandante del Guojia Anquan Bu sorrise ironico, osservando allo specchio le numerose medaglie appuntate sulla sua giacca. Piccolo di statura e dai tratti squisitamente orientali, appariva molto anziano. […]

L’antica saggezza
L’antica saggezza

(…) Tacquero per diversi minuti, complice l’arrivo del tè. Fu servito da una coppia di anziani cinesi, con il cerimoniale GongFu Cha, come da disposizione del procuratore. […]

Decisione
Decisione

(…) Napoleone Bonaparte sedeva nella sua tenda da campo, cupo, in attesa del ritorno dei soldati inviati in perlustrazione. Non era riuscito a chiudere occhio, anche per il dolore sordo allo stomaco, tanto accentuatosi negli ultimi giorni. […]

Tentazione
Tentazione

(…) La ragazza danzava nel bosco, entrando e uscendo dai giochi di luci e ombre che il sole, alto nel cielo, creava fra i rami primaverili. Il cavaliere, nascosto dietro un grande cespuglio di mirto, la fissava tremando per la tensione. […]

Mare
Mare

(…)Mare.Tuffarsi nell’acqua tersa come cristallo, nuotare velocissimi qualche metro sotto, dove i raggi di luce sembrano danzare nello spazio di una cattedrale senza fine e senza fondo. […]

Le case cantanti
Le case cantanti

La villa, isolata al centro di un ampio podere, in parte coltivato a lino e cicoria e in parte coperto da un bosco di querce e olmi secolari, fondeva l’architettura rurale tradizionale con le ultime soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica e la difesa dai tornado, che negli ultimi decenni avevano spazzato l’Europa centrale con sempre maggiore frequenza.

L’albero
L’albero

Carlo osservò il cielo e le nuvole che, spinte da un vento insolitamente vispo per quella stagione, si arrotolavano e s’incirrivano intorno alle parti più alte del grattacielo. (…)

Prologo
Prologo

[…] […] […]
Buio, indistinto, niente.
Vuoto, immenso, vuoto.
[…] […]

Matteo e Bea
Matteo e Bea

(…) Il contatto con quel corpo delicato, morbido e sinuoso ebbe un effetto calmante su Matteo, che ricambiò l’abbraccio con una tenerezza che non gli era affatto abituale. (…)

De Principatibus
De Principatibus

Ma colui che arriva al principato col favore popolare, si trova a governare da solo, e intorno a sé non ha nessuno, o pochissimi, che non siano pronti a ubbidire. Oltretutto, non si può onorevolmente e senza danneggiare altri accontentare i potenti, ma si può soddisfare il popolo: (…)

Scegliere
Scegliere

Carlo faticava a prendere sonno.
Giaceva sul letto, supino, osservando la Via Lattea che ruotava lentamente sul soffitto e ascoltando in sottofondo l’adagio da ‘L’Autunno’ di Vivaldi. Ma neppure una combinazione così intensamente distensiva riusciva a rasserenarlo. (…)

Francesca
Francesca

Nonostante il blando calmante che Carlo, dopo non poche insistenze, era riuscito a farle assumere, la tensione in lei era ancora troppo alta per permetterle anche solo di pensare di andare a letto.

Errore
Errore

– Ci siamo quasi. – Oltre a gestire la sua trappola, Jin era uno degli incaricati che avrebbero seguito la procedura, pronti a intervenire in caso di problemi. Due operazioni una più complessa dell’altra, il tutto in un ambiente pieno di colleghi esperti, giornalisti scientifici selezionati, sistemi di controllo e Dronicam.

L’Ente Esistente
L’Ente Esistente

L’Ente giaceva placido e sonnolento, non avendo alcun nemico naturale né alcun organismo in grado di concorrere nella Sua nicchia ecologica. Poteva quindi permettersi di oziare, lasciando che le Sue innumerevoli propaggini, i Suoi pseudopodi, le Sue connessioni verso l’esterno e all’interno di Se stesso provvedessero autonomamente ai bisogni primari (…)

Galassia Relazionale
Galassia Relazionale

Si alzò e si avvicinò alla lavagna interattiva, cancellandone la superficie con un gesto della mano, quindi si voltò verso gli altri. – L’idea di partenza è estremamente semplice. Si basa sul principio della conoscenza reciproca.

L’Ente Comunicante
L’Ente Comunicante

Tutto accadeva in femtosecondi, lampi di pseudo.concetti espressi in proto.linguaggi si intrecciavano in strutture di sublime complessità.

L’Ente Errante
L’Ente Errante

L’Ente inciampò, e cadde. Non interamente: sarebbe stato fisicamente impossibile il crollo contemporaneo di tutti i Suoi sottosistemi, a meno che l’intero pianeta per qualche motivo venisse danneggiato in maniera irreparabile e non solo in superficie.

Livorno futura
Livorno futura

Una città che aveva conosciuto periodi di vitalità e depressione, di splendore e decadenza, talvolta anche più intensi di quelli vissuti dalle sue sorelle maggiori, Pisa, Lucca, Firenze, artisticamente e storicamente più importanti.
Una strana città, Livorno.

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La faglia
La faglia
Il sogno
Il sogno
Il Muto
Il Muto
Spulciato
Spulciato
Nanobot
Nanobot
I Tigrotti
I Tigrotti
Inseguimento
Inseguimento
L’Ente Agente
L’Ente Agente
L’isola
L’isola
Salta-in-alto
Salta-in-alto
Protocollo
Protocollo
Temporali lontani
Temporali lontani
Ricorsività
Ricorsività
Camera quantistica
Camera quantistica
Zhi Yao
Zhi Yao
L’antica saggezza
L’antica saggezza
Decisione
Decisione
Tentazione
Tentazione
Mare
Mare
Le case cantanti
Le case cantanti
L’albero
L’albero
Prologo
Prologo
Matteo e Bea
Matteo e Bea
De Principatibus
De Principatibus
Scegliere
Scegliere
Francesca
Francesca
Errore
Errore
L’Ente Esistente
L’Ente Esistente
Galassia Relazionale
Galassia Relazionale
L’Ente Comunicante
L’Ente Comunicante
L’Ente Errante
L’Ente Errante
Livorno futura
Livorno futura
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Scegliere

Scegliere

Carlo faticava a prendere sonno.
Giaceva sul letto, supino, osservando la Via Lattea che ruotava lentamente sul soffitto e ascoltando in sottofondo l’adagio da ‘L’Autunno’ di Vivaldi. Ma neppure una combinazione così intensamente distensiva riusciva a rasserenarlo.
La sua mente non era occupata dall’ansia relativa al progetto, ai sabotaggi più o meno riusciti, al repentino cambiamento che l’anticipo della fase IV avrebbe portato nella sua vita e in quella di tutti i suoi colleghi.
Non pensava neppure agli aspetti dell’esperimento che in genere più lo tormentavano, alla sua effettiva audacia rispetto alle loro conoscenze, al disagio che provava ogni volta che osservava con distacco quanto cercavano di fare, tentando di immaginare il punto di vista di un profano.
Neppure al senso d’irrealtà che lo afferrava mentre valutava le conseguenze di un loro eventuale successo, a quell’impressione di caduta, simile a un vuoto d’aria durante un volo di linea.
I suoi pensieri continuavano a rimbalzare fra due donne: Francesca e Mei. (…)

The Montecristo Project – La Prima Colonia
Capitolo 9 scena 3: Addormentandosi

Altri assaggi del libro

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Il Muto
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(…) Il Muto aveva quel modo di guardarti fisso, intenso, che sembra scavarti nell’anima ma con gentilezza, come il bisturi del chirurgo che vuole salvarti la vita […]

Spulciato
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(…) Gli prendeva un certo imbarazzo, a Matteo, rendendosi conto che col Muto riusciva a sfogarsi, a tirar fuori le sue magagne personali (…)

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I Tigrotti
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Inseguimento
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Improvvisamente un’altra monoruota si affiancò alla loro. – E questo chi è? Il pilota, il cui volto era nascosto da un casco integrale […]

L’Ente Agente
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Quando l’Ente iniziò a computare, in alcune sue particolari funzioni, la strategia migliore per raggiungere lo scopo prefissato, ne risultò che avrebbe dovuto muoversi con estrema circospezione. […]

L’isola
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(…) L’isola pareva allo stesso tempo elegante e non finita, come una scultura ancora in fase di creazione nello studio di un artista. […]

Salta-in-alto
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Era stata una buona giornata. Il branco stava tornando dal lungo giro nei territori di caccia, a nord-ovest dell’Isola di Capraia per poi puntare verso la Gorgona. […]

Protocollo
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Protocollo di sicurezza per i Circuiti Nanoquasici – Versione 1.22 – A cura del Coordinamento Generale per le Ricerche di Frontiera – Oslo, 14 dicembre 2075 […]

Temporali lontani
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(…) La terrazza era stata ottenuta tagliando via una grande parte del tetto dall’edificio principale ed era disposta su più livelli, in modo da permettere una visione a trecentosessanta gradi della volta celeste. […]

Ricorsività
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(…) Avrebbe potuto usare la sintesi vocale, il Muto, ma preferiva quello strano insieme di gesti, segni ideografici e disegni proiettati sulla retina dell’interlocutore […]

Camera quantistica
Camera quantistica

La stanza era apparentemente vuota. La luce e la disposizione geometrica delle pareti giocavano strani scherzi e parevano mutare angolazione e forma a seconda del punto di osservazione. […]

Zhi Yao
Zhi Yao

Il Massimo Comandante del Guojia Anquan Bu sorrise ironico, osservando allo specchio le numerose medaglie appuntate sulla sua giacca. Piccolo di statura e dai tratti squisitamente orientali, appariva molto anziano. […]

L’antica saggezza
L’antica saggezza

(…) Tacquero per diversi minuti, complice l’arrivo del tè. Fu servito da una coppia di anziani cinesi, con il cerimoniale GongFu Cha, come da disposizione del procuratore. […]

Decisione
Decisione

(…) Napoleone Bonaparte sedeva nella sua tenda da campo, cupo, in attesa del ritorno dei soldati inviati in perlustrazione. Non era riuscito a chiudere occhio, anche per il dolore sordo allo stomaco, tanto accentuatosi negli ultimi giorni. […]

Tentazione
Tentazione

(…) La ragazza danzava nel bosco, entrando e uscendo dai giochi di luci e ombre che il sole, alto nel cielo, creava fra i rami primaverili. Il cavaliere, nascosto dietro un grande cespuglio di mirto, la fissava tremando per la tensione. […]

Mare
Mare

(…)Mare.Tuffarsi nell’acqua tersa come cristallo, nuotare velocissimi qualche metro sotto, dove i raggi di luce sembrano danzare nello spazio di una cattedrale senza fine e senza fondo. […]

Le case cantanti
Le case cantanti

La villa, isolata al centro di un ampio podere, in parte coltivato a lino e cicoria e in parte coperto da un bosco di querce e olmi secolari, fondeva l’architettura rurale tradizionale con le ultime soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica e la difesa dai tornado, che negli ultimi decenni avevano spazzato l’Europa centrale con sempre maggiore frequenza.

L’albero
L’albero

Carlo osservò il cielo e le nuvole che, spinte da un vento insolitamente vispo per quella stagione, si arrotolavano e s’incirrivano intorno alle parti più alte del grattacielo. (…)

Prologo
Prologo

[…] […] […]
Buio, indistinto, niente.
Vuoto, immenso, vuoto.
[…] […]

Matteo e Bea
Matteo e Bea

(…) Il contatto con quel corpo delicato, morbido e sinuoso ebbe un effetto calmante su Matteo, che ricambiò l’abbraccio con una tenerezza che non gli era affatto abituale. (…)

De Principatibus
De Principatibus

Ma colui che arriva al principato col favore popolare, si trova a governare da solo, e intorno a sé non ha nessuno, o pochissimi, che non siano pronti a ubbidire. Oltretutto, non si può onorevolmente e senza danneggiare altri accontentare i potenti, ma si può soddisfare il popolo: (…)

Scegliere
Scegliere

Carlo faticava a prendere sonno.
Giaceva sul letto, supino, osservando la Via Lattea che ruotava lentamente sul soffitto e ascoltando in sottofondo l’adagio da ‘L’Autunno’ di Vivaldi. Ma neppure una combinazione così intensamente distensiva riusciva a rasserenarlo. (…)

Francesca
Francesca

Nonostante il blando calmante che Carlo, dopo non poche insistenze, era riuscito a farle assumere, la tensione in lei era ancora troppo alta per permetterle anche solo di pensare di andare a letto.

Errore
Errore

– Ci siamo quasi. – Oltre a gestire la sua trappola, Jin era uno degli incaricati che avrebbero seguito la procedura, pronti a intervenire in caso di problemi. Due operazioni una più complessa dell’altra, il tutto in un ambiente pieno di colleghi esperti, giornalisti scientifici selezionati, sistemi di controllo e Dronicam.

L’Ente Esistente
L’Ente Esistente

L’Ente giaceva placido e sonnolento, non avendo alcun nemico naturale né alcun organismo in grado di concorrere nella Sua nicchia ecologica. Poteva quindi permettersi di oziare, lasciando che le Sue innumerevoli propaggini, i Suoi pseudopodi, le Sue connessioni verso l’esterno e all’interno di Se stesso provvedessero autonomamente ai bisogni primari (…)

Galassia Relazionale
Galassia Relazionale

Si alzò e si avvicinò alla lavagna interattiva, cancellandone la superficie con un gesto della mano, quindi si voltò verso gli altri. – L’idea di partenza è estremamente semplice. Si basa sul principio della conoscenza reciproca.

L’Ente Comunicante
L’Ente Comunicante

Tutto accadeva in femtosecondi, lampi di pseudo.concetti espressi in proto.linguaggi si intrecciavano in strutture di sublime complessità.

L’Ente Errante
L’Ente Errante

L’Ente inciampò, e cadde. Non interamente: sarebbe stato fisicamente impossibile il crollo contemporaneo di tutti i Suoi sottosistemi, a meno che l’intero pianeta per qualche motivo venisse danneggiato in maniera irreparabile e non solo in superficie.

Livorno futura
Livorno futura

Una città che aveva conosciuto periodi di vitalità e depressione, di splendore e decadenza, talvolta anche più intensi di quelli vissuti dalle sue sorelle maggiori, Pisa, Lucca, Firenze, artisticamente e storicamente più importanti.
Una strana città, Livorno.

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La faglia
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Il sogno
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Il Muto
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Spulciato
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Nanobot
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I Tigrotti
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L’isola
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Temporali lontani
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Matteo e Bea
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Prologo

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[…] […] […]
Buio, indistinto, niente.
Vuoto, immenso, vuoto.
[…] […]

Freddo, paura, stasi… qualcosa?
Un guizzo…
[…] […]
nulla.

Sconforto.
[…]
Infinito, eterno, sconforto.
[…] […] […]

The Montecristo Project – La Prima Colonia
Capitolo 0 scena 0: Prologo

Nota

Giove e la sua luna Io. Il suono di questo video è creato partendo dalle emissioni elettromagnetiche del pianeta ed elaborandole, fino a renderle udibili all’orecchio umano. Per donarci la costernazione e il gelo infinito ma allo stesso tempo meraviglioso del cosmo.

La musica l’ho scritta due o tre mesi fa, quando ancora non avevo idea dell’esistenza di questo filmato incredibile e inquietante. 

Ora provate a lanciare sia il video – togliendo il muto –  che la musica.

Altri assaggi del libro

La faglia
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Il sogno
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Si fermò, stupefatto per l’assenza assoluta di fatica, accanto a un torrentello che scorreva lambendo un grande masso, caduto dall’altura soprastante chissà quanto tempo prima […]

Il Muto
Il Muto

(…) Il Muto aveva quel modo di guardarti fisso, intenso, che sembra scavarti nell’anima ma con gentilezza, come il bisturi del chirurgo che vuole salvarti la vita […]

Spulciato
Spulciato

(…) Gli prendeva un certo imbarazzo, a Matteo, rendendosi conto che col Muto riusciva a sfogarsi, a tirar fuori le sue magagne personali (…)

Nanobot
Nanobot

I minuscoli movimenti, tanto rapidi quanto impercettibili, trasmettevano le informazioni all’interno della colonia dei costruttori […]

I Tigrotti
I Tigrotti

Il chiasso improvviso la mise in allarme. Un branco di pischelli attraversò il vagone ridendo e vociando, accompagnati da un sottofondo musicale crack-metal ad alto volume. […]

Inseguimento
Inseguimento

Improvvisamente un’altra monoruota si affiancò alla loro. – E questo chi è? Il pilota, il cui volto era nascosto da un casco integrale […]

L’Ente Agente
L’Ente Agente

Quando l’Ente iniziò a computare, in alcune sue particolari funzioni, la strategia migliore per raggiungere lo scopo prefissato, ne risultò che avrebbe dovuto muoversi con estrema circospezione. […]

L’isola
L’isola

(…) L’isola pareva allo stesso tempo elegante e non finita, come una scultura ancora in fase di creazione nello studio di un artista. […]

Salta-in-alto
Salta-in-alto

Era stata una buona giornata. Il branco stava tornando dal lungo giro nei territori di caccia, a nord-ovest dell’Isola di Capraia per poi puntare verso la Gorgona. […]

Protocollo
Protocollo

Protocollo di sicurezza per i Circuiti Nanoquasici – Versione 1.22 – A cura del Coordinamento Generale per le Ricerche di Frontiera – Oslo, 14 dicembre 2075 […]

Temporali lontani
Temporali lontani

(…) La terrazza era stata ottenuta tagliando via una grande parte del tetto dall’edificio principale ed era disposta su più livelli, in modo da permettere una visione a trecentosessanta gradi della volta celeste. […]

Ricorsività
Ricorsività

(…) Avrebbe potuto usare la sintesi vocale, il Muto, ma preferiva quello strano insieme di gesti, segni ideografici e disegni proiettati sulla retina dell’interlocutore […]

Camera quantistica
Camera quantistica

La stanza era apparentemente vuota. La luce e la disposizione geometrica delle pareti giocavano strani scherzi e parevano mutare angolazione e forma a seconda del punto di osservazione. […]

Zhi Yao
Zhi Yao

Il Massimo Comandante del Guojia Anquan Bu sorrise ironico, osservando allo specchio le numerose medaglie appuntate sulla sua giacca. Piccolo di statura e dai tratti squisitamente orientali, appariva molto anziano. […]

L’antica saggezza
L’antica saggezza

(…) Tacquero per diversi minuti, complice l’arrivo del tè. Fu servito da una coppia di anziani cinesi, con il cerimoniale GongFu Cha, come da disposizione del procuratore. […]

Decisione
Decisione

(…) Napoleone Bonaparte sedeva nella sua tenda da campo, cupo, in attesa del ritorno dei soldati inviati in perlustrazione. Non era riuscito a chiudere occhio, anche per il dolore sordo allo stomaco, tanto accentuatosi negli ultimi giorni. […]

Tentazione
Tentazione

(…) La ragazza danzava nel bosco, entrando e uscendo dai giochi di luci e ombre che il sole, alto nel cielo, creava fra i rami primaverili. Il cavaliere, nascosto dietro un grande cespuglio di mirto, la fissava tremando per la tensione. […]

Mare
Mare

(…)Mare.Tuffarsi nell’acqua tersa come cristallo, nuotare velocissimi qualche metro sotto, dove i raggi di luce sembrano danzare nello spazio di una cattedrale senza fine e senza fondo. […]

Le case cantanti
Le case cantanti

La villa, isolata al centro di un ampio podere, in parte coltivato a lino e cicoria e in parte coperto da un bosco di querce e olmi secolari, fondeva l’architettura rurale tradizionale con le ultime soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica e la difesa dai tornado, che negli ultimi decenni avevano spazzato l’Europa centrale con sempre maggiore frequenza.

L’albero
L’albero

Carlo osservò il cielo e le nuvole che, spinte da un vento insolitamente vispo per quella stagione, si arrotolavano e s’incirrivano intorno alle parti più alte del grattacielo. (…)

Prologo
Prologo

[…] […] […]
Buio, indistinto, niente.
Vuoto, immenso, vuoto.
[…] […]

Matteo e Bea
Matteo e Bea

(…) Il contatto con quel corpo delicato, morbido e sinuoso ebbe un effetto calmante su Matteo, che ricambiò l’abbraccio con una tenerezza che non gli era affatto abituale. (…)

De Principatibus
De Principatibus

Ma colui che arriva al principato col favore popolare, si trova a governare da solo, e intorno a sé non ha nessuno, o pochissimi, che non siano pronti a ubbidire. Oltretutto, non si può onorevolmente e senza danneggiare altri accontentare i potenti, ma si può soddisfare il popolo: (…)

Scegliere
Scegliere

Carlo faticava a prendere sonno.
Giaceva sul letto, supino, osservando la Via Lattea che ruotava lentamente sul soffitto e ascoltando in sottofondo l’adagio da ‘L’Autunno’ di Vivaldi. Ma neppure una combinazione così intensamente distensiva riusciva a rasserenarlo. (…)

Francesca
Francesca

Nonostante il blando calmante che Carlo, dopo non poche insistenze, era riuscito a farle assumere, la tensione in lei era ancora troppo alta per permetterle anche solo di pensare di andare a letto.

Errore
Errore

– Ci siamo quasi. – Oltre a gestire la sua trappola, Jin era uno degli incaricati che avrebbero seguito la procedura, pronti a intervenire in caso di problemi. Due operazioni una più complessa dell’altra, il tutto in un ambiente pieno di colleghi esperti, giornalisti scientifici selezionati, sistemi di controllo e Dronicam.

L’Ente Esistente
L’Ente Esistente

L’Ente giaceva placido e sonnolento, non avendo alcun nemico naturale né alcun organismo in grado di concorrere nella Sua nicchia ecologica. Poteva quindi permettersi di oziare, lasciando che le Sue innumerevoli propaggini, i Suoi pseudopodi, le Sue connessioni verso l’esterno e all’interno di Se stesso provvedessero autonomamente ai bisogni primari (…)

Galassia Relazionale
Galassia Relazionale

Si alzò e si avvicinò alla lavagna interattiva, cancellandone la superficie con un gesto della mano, quindi si voltò verso gli altri. – L’idea di partenza è estremamente semplice. Si basa sul principio della conoscenza reciproca.

L’Ente Comunicante
L’Ente Comunicante

Tutto accadeva in femtosecondi, lampi di pseudo.concetti espressi in proto.linguaggi si intrecciavano in strutture di sublime complessità.

L’Ente Errante
L’Ente Errante

L’Ente inciampò, e cadde. Non interamente: sarebbe stato fisicamente impossibile il crollo contemporaneo di tutti i Suoi sottosistemi, a meno che l’intero pianeta per qualche motivo venisse danneggiato in maniera irreparabile e non solo in superficie.

Livorno futura
Livorno futura

Una città che aveva conosciuto periodi di vitalità e depressione, di splendore e decadenza, talvolta anche più intensi di quelli vissuti dalle sue sorelle maggiori, Pisa, Lucca, Firenze, artisticamente e storicamente più importanti.
Una strana città, Livorno.

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La faglia
La faglia
Il sogno
Il sogno
Il Muto
Il Muto
Spulciato
Spulciato
Nanobot
Nanobot
I Tigrotti
I Tigrotti
Inseguimento
Inseguimento
L’Ente Agente
L’Ente Agente
L’isola
L’isola
Salta-in-alto
Salta-in-alto
Protocollo
Protocollo
Temporali lontani
Temporali lontani
Ricorsività
Ricorsività
Camera quantistica
Camera quantistica
Zhi Yao
Zhi Yao
L’antica saggezza
L’antica saggezza
Decisione
Decisione
Tentazione
Tentazione
Mare
Mare
Le case cantanti
Le case cantanti
L’albero
L’albero
Prologo
Prologo
Matteo e Bea
Matteo e Bea
De Principatibus
De Principatibus
Scegliere
Scegliere
Francesca
Francesca
Errore
Errore
L’Ente Esistente
L’Ente Esistente
Galassia Relazionale
Galassia Relazionale
L’Ente Comunicante
L’Ente Comunicante
L’Ente Errante
L’Ente Errante
Livorno futura
Livorno futura
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I Tigrotti

I Tigrotti

Il chiasso improvviso la mise in allarme. Un branco di pischelli attraversò il vagone ridendo e vociando, accompagnati da un sottofondo musicale crack-metal ad alto volume. Portavano tutti al polso destro un braccialetto olografico che sparava in giro il nome della banda in lettere multicolori: I Tigrotti.
Francesca li osservò a metà tra apprensione e divertimento.“Ingegnosi” pensò ricordando un articolo letto due giorni prima, “o per lo meno qualcuno di loro lo è sicuramente, visto quello che sono riusciti a combinare.”
I membri della banda, tutti fra i nove e i quindici anni, le passarono accanto scherzando fra loro e perlopiù ignorandola. Due o tre fra i più grandi la squadrarono per qualche secondo con atteggiamento macho ma lei fece finta di nulla.
Richiamò l’articolo sul suo PMD. Erano proprio loro. Avevano tramutato il loro hobby preferito, mandare in tilt i sistemi di sicurezza, in un caso nazionale, creando e utilizzando una mini-bomba a impulso elettromagnetico che aveva messo fuori uso la stazione metro di Certosa per due giorni.
Erano seguite le solite polemiche fra chi pretendeva un loro arresto in massa e chi invece li giustificava in nome di una società che li rifiutava… eccetera, eccetera. Fortunatamente nessuno si era fatto male, ma in realtà il problema era un altro: come diavolo c’erano riusciti? Un effetto EMP non si ottiene così facilmente.
L’ultimo tigrotto si accorse che stava leggendo qualcosa su di loro e la osservò con maggiore attenzione. Avrà avuto dodici o tredici anni, capelli biondi, un’aria più matura della sua età apparente. Rallentò un poco lasciando che gli altri lo precedessero.
“Sei stato tu?” Fu la domanda muta di Francesca.
“Sono stato io!” La risposta passò nel suo sguardo fiero, le strizzò l’occhio e se ne andò.
Francesca sorrise un po’ stupita, poi si accorse che il visore integrato nella manica destra della giacca le stava segnalando la sua fermata.

The Montecristo Project – La Prima Colonia
Capitolo 3 scena 1: In viaggio

Altri assaggi del libro

La faglia
La faglia

“Una faglia dormiente nella crosta continentale subì una pressione repentina e si agitò, come un’enorme bestia che si risveglia dopo un lungo sonno e scuote le spalle […]

Il sogno
Il sogno

Si fermò, stupefatto per l’assenza assoluta di fatica, accanto a un torrentello che scorreva lambendo un grande masso, caduto dall’altura soprastante chissà quanto tempo prima […]

Il Muto
Il Muto

(…) Il Muto aveva quel modo di guardarti fisso, intenso, che sembra scavarti nell’anima ma con gentilezza, come il bisturi del chirurgo che vuole salvarti la vita […]

Spulciato
Spulciato

(…) Gli prendeva un certo imbarazzo, a Matteo, rendendosi conto che col Muto riusciva a sfogarsi, a tirar fuori le sue magagne personali (…)

Nanobot
Nanobot

I minuscoli movimenti, tanto rapidi quanto impercettibili, trasmettevano le informazioni all’interno della colonia dei costruttori […]

I Tigrotti
I Tigrotti

Il chiasso improvviso la mise in allarme. Un branco di pischelli attraversò il vagone ridendo e vociando, accompagnati da un sottofondo musicale crack-metal ad alto volume. […]

Inseguimento
Inseguimento

Improvvisamente un’altra monoruota si affiancò alla loro. – E questo chi è? Il pilota, il cui volto era nascosto da un casco integrale […]

L’Ente Agente
L’Ente Agente

Quando l’Ente iniziò a computare, in alcune sue particolari funzioni, la strategia migliore per raggiungere lo scopo prefissato, ne risultò che avrebbe dovuto muoversi con estrema circospezione. […]

L’isola
L’isola

(…) L’isola pareva allo stesso tempo elegante e non finita, come una scultura ancora in fase di creazione nello studio di un artista. […]

Salta-in-alto
Salta-in-alto

Era stata una buona giornata. Il branco stava tornando dal lungo giro nei territori di caccia, a nord-ovest dell’Isola di Capraia per poi puntare verso la Gorgona. […]

Protocollo
Protocollo

Protocollo di sicurezza per i Circuiti Nanoquasici – Versione 1.22 – A cura del Coordinamento Generale per le Ricerche di Frontiera – Oslo, 14 dicembre 2075 […]

Temporali lontani
Temporali lontani

(…) La terrazza era stata ottenuta tagliando via una grande parte del tetto dall’edificio principale ed era disposta su più livelli, in modo da permettere una visione a trecentosessanta gradi della volta celeste. […]

Ricorsività
Ricorsività

(…) Avrebbe potuto usare la sintesi vocale, il Muto, ma preferiva quello strano insieme di gesti, segni ideografici e disegni proiettati sulla retina dell’interlocutore […]

Camera quantistica
Camera quantistica

La stanza era apparentemente vuota. La luce e la disposizione geometrica delle pareti giocavano strani scherzi e parevano mutare angolazione e forma a seconda del punto di osservazione. […]

Zhi Yao
Zhi Yao

Il Massimo Comandante del Guojia Anquan Bu sorrise ironico, osservando allo specchio le numerose medaglie appuntate sulla sua giacca. Piccolo di statura e dai tratti squisitamente orientali, appariva molto anziano. […]

L’antica saggezza
L’antica saggezza

(…) Tacquero per diversi minuti, complice l’arrivo del tè. Fu servito da una coppia di anziani cinesi, con il cerimoniale GongFu Cha, come da disposizione del procuratore. […]

Decisione
Decisione

(…) Napoleone Bonaparte sedeva nella sua tenda da campo, cupo, in attesa del ritorno dei soldati inviati in perlustrazione. Non era riuscito a chiudere occhio, anche per il dolore sordo allo stomaco, tanto accentuatosi negli ultimi giorni. […]

Tentazione
Tentazione

(…) La ragazza danzava nel bosco, entrando e uscendo dai giochi di luci e ombre che il sole, alto nel cielo, creava fra i rami primaverili. Il cavaliere, nascosto dietro un grande cespuglio di mirto, la fissava tremando per la tensione. […]

Mare
Mare

(…)Mare.Tuffarsi nell’acqua tersa come cristallo, nuotare velocissimi qualche metro sotto, dove i raggi di luce sembrano danzare nello spazio di una cattedrale senza fine e senza fondo. […]

Le case cantanti
Le case cantanti

La villa, isolata al centro di un ampio podere, in parte coltivato a lino e cicoria e in parte coperto da un bosco di querce e olmi secolari, fondeva l’architettura rurale tradizionale con le ultime soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica e la difesa dai tornado, che negli ultimi decenni avevano spazzato l’Europa centrale con sempre maggiore frequenza.

L’albero
L’albero

Carlo osservò il cielo e le nuvole che, spinte da un vento insolitamente vispo per quella stagione, si arrotolavano e s’incirrivano intorno alle parti più alte del grattacielo. (…)

Prologo
Prologo

[…] […] […]
Buio, indistinto, niente.
Vuoto, immenso, vuoto.
[…] […]

Matteo e Bea
Matteo e Bea

(…) Il contatto con quel corpo delicato, morbido e sinuoso ebbe un effetto calmante su Matteo, che ricambiò l’abbraccio con una tenerezza che non gli era affatto abituale. (…)

De Principatibus
De Principatibus

Ma colui che arriva al principato col favore popolare, si trova a governare da solo, e intorno a sé non ha nessuno, o pochissimi, che non siano pronti a ubbidire. Oltretutto, non si può onorevolmente e senza danneggiare altri accontentare i potenti, ma si può soddisfare il popolo: (…)

Scegliere
Scegliere

Carlo faticava a prendere sonno.
Giaceva sul letto, supino, osservando la Via Lattea che ruotava lentamente sul soffitto e ascoltando in sottofondo l’adagio da ‘L’Autunno’ di Vivaldi. Ma neppure una combinazione così intensamente distensiva riusciva a rasserenarlo. (…)

Francesca
Francesca

Nonostante il blando calmante che Carlo, dopo non poche insistenze, era riuscito a farle assumere, la tensione in lei era ancora troppo alta per permetterle anche solo di pensare di andare a letto.

Errore
Errore

– Ci siamo quasi. – Oltre a gestire la sua trappola, Jin era uno degli incaricati che avrebbero seguito la procedura, pronti a intervenire in caso di problemi. Due operazioni una più complessa dell’altra, il tutto in un ambiente pieno di colleghi esperti, giornalisti scientifici selezionati, sistemi di controllo e Dronicam.

L’Ente Esistente
L’Ente Esistente

L’Ente giaceva placido e sonnolento, non avendo alcun nemico naturale né alcun organismo in grado di concorrere nella Sua nicchia ecologica. Poteva quindi permettersi di oziare, lasciando che le Sue innumerevoli propaggini, i Suoi pseudopodi, le Sue connessioni verso l’esterno e all’interno di Se stesso provvedessero autonomamente ai bisogni primari (…)

Galassia Relazionale
Galassia Relazionale

Si alzò e si avvicinò alla lavagna interattiva, cancellandone la superficie con un gesto della mano, quindi si voltò verso gli altri. – L’idea di partenza è estremamente semplice. Si basa sul principio della conoscenza reciproca.

L’Ente Comunicante
L’Ente Comunicante

Tutto accadeva in femtosecondi, lampi di pseudo.concetti espressi in proto.linguaggi si intrecciavano in strutture di sublime complessità.

L’Ente Errante
L’Ente Errante

L’Ente inciampò, e cadde. Non interamente: sarebbe stato fisicamente impossibile il crollo contemporaneo di tutti i Suoi sottosistemi, a meno che l’intero pianeta per qualche motivo venisse danneggiato in maniera irreparabile e non solo in superficie.

Livorno futura
Livorno futura

Una città che aveva conosciuto periodi di vitalità e depressione, di splendore e decadenza, talvolta anche più intensi di quelli vissuti dalle sue sorelle maggiori, Pisa, Lucca, Firenze, artisticamente e storicamente più importanti.
Una strana città, Livorno.

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La faglia
La faglia
Il sogno
Il sogno
Il Muto
Il Muto
Spulciato
Spulciato
Nanobot
Nanobot
I Tigrotti
I Tigrotti
Inseguimento
Inseguimento
L’Ente Agente
L’Ente Agente
L’isola
L’isola
Salta-in-alto
Salta-in-alto
Protocollo
Protocollo
Temporali lontani
Temporali lontani
Ricorsività
Ricorsività
Camera quantistica
Camera quantistica
Zhi Yao
Zhi Yao
L’antica saggezza
L’antica saggezza
Decisione
Decisione
Tentazione
Tentazione
Mare
Mare
Le case cantanti
Le case cantanti
L’albero
L’albero
Prologo
Prologo
Matteo e Bea
Matteo e Bea
De Principatibus
De Principatibus
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Francesca
Francesca
Errore
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L’Ente Esistente
L’Ente Esistente
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Livorno futura
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Nanobot

Nanobot

Piccole figure su uno sfondo nebuloso.
I minuscoli movimenti, tanto rapidi quanto impercettibili, trasmettevano le informazioni all’interno della colonia dei costruttori, formata da ottanta milioni di unità, con uno scarto di circa diecimila che mutava da positivo a negativo. Poco lontano, o vicinissimo a seconda del punto di vista, si trovava il gruppo pensante.
Dieci volte meno numeroso, elaborava i dati provenienti dagli esploratori e li confrontava con quanto percepito dalla colonia dei recettori, che analizzavano continuamente i segnali provenienti dallo spazio esterno.
Il momento era ormai prossimo.
I costruttori stavano ultimando la Prima Arca.
Il sottogruppo di analisi delle variabilità computabili concluse le sue attività e trasmise i risultati agli anelli superiori, dove fu elaborata una nuova strategia.
Altri ordini vennero trasmessi alla colonia dei costruttori, dalla quale si separò un gruppo pari a un ottavo del totale che, per circa novantamila cicli, si dedicò unicamente all’attività di autoriproduzione. Una volta che la nuova colonia ebbe raggiunto la popolazione della comunità di origine, iniziò a costruire la Seconda Arca.
La procedura fu ripetuta sessantaquattro volte. A tutti i metagruppi vennero affidati i codici, le sostanze prime, le sequenze ricorsive e l’ordine di applicazione delle stesse. Poco prima del Grande Esodo, terminato il loro ciclo utile, tutte le colonie si autodistrussero.

The Montecristo Project – La Prima Colonia
Capitolo 7 scena 4: Nanobot

Altri assaggi del libro

La faglia
La faglia

“Una faglia dormiente nella crosta continentale subì una pressione repentina e si agitò, come un’enorme bestia che si risveglia dopo un lungo sonno e scuote le spalle […]

Il sogno
Il sogno

Si fermò, stupefatto per l’assenza assoluta di fatica, accanto a un torrentello che scorreva lambendo un grande masso, caduto dall’altura soprastante chissà quanto tempo prima […]

Il Muto
Il Muto

(…) Il Muto aveva quel modo di guardarti fisso, intenso, che sembra scavarti nell’anima ma con gentilezza, come il bisturi del chirurgo che vuole salvarti la vita […]

Spulciato
Spulciato

(…) Gli prendeva un certo imbarazzo, a Matteo, rendendosi conto che col Muto riusciva a sfogarsi, a tirar fuori le sue magagne personali (…)

Nanobot
Nanobot

I minuscoli movimenti, tanto rapidi quanto impercettibili, trasmettevano le informazioni all’interno della colonia dei costruttori […]

I Tigrotti
I Tigrotti

Il chiasso improvviso la mise in allarme. Un branco di pischelli attraversò il vagone ridendo e vociando, accompagnati da un sottofondo musicale crack-metal ad alto volume. […]

Inseguimento
Inseguimento

Improvvisamente un’altra monoruota si affiancò alla loro. – E questo chi è? Il pilota, il cui volto era nascosto da un casco integrale […]

L’Ente Agente
L’Ente Agente

Quando l’Ente iniziò a computare, in alcune sue particolari funzioni, la strategia migliore per raggiungere lo scopo prefissato, ne risultò che avrebbe dovuto muoversi con estrema circospezione. […]

L’isola
L’isola

(…) L’isola pareva allo stesso tempo elegante e non finita, come una scultura ancora in fase di creazione nello studio di un artista. […]

Salta-in-alto
Salta-in-alto

Era stata una buona giornata. Il branco stava tornando dal lungo giro nei territori di caccia, a nord-ovest dell’Isola di Capraia per poi puntare verso la Gorgona. […]

Protocollo
Protocollo

Protocollo di sicurezza per i Circuiti Nanoquasici – Versione 1.22 – A cura del Coordinamento Generale per le Ricerche di Frontiera – Oslo, 14 dicembre 2075 […]

Temporali lontani
Temporali lontani

(…) La terrazza era stata ottenuta tagliando via una grande parte del tetto dall’edificio principale ed era disposta su più livelli, in modo da permettere una visione a trecentosessanta gradi della volta celeste. […]

Ricorsività
Ricorsività

(…) Avrebbe potuto usare la sintesi vocale, il Muto, ma preferiva quello strano insieme di gesti, segni ideografici e disegni proiettati sulla retina dell’interlocutore […]

Camera quantistica
Camera quantistica

La stanza era apparentemente vuota. La luce e la disposizione geometrica delle pareti giocavano strani scherzi e parevano mutare angolazione e forma a seconda del punto di osservazione. […]

Zhi Yao
Zhi Yao

Il Massimo Comandante del Guojia Anquan Bu sorrise ironico, osservando allo specchio le numerose medaglie appuntate sulla sua giacca. Piccolo di statura e dai tratti squisitamente orientali, appariva molto anziano. […]

L’antica saggezza
L’antica saggezza

(…) Tacquero per diversi minuti, complice l’arrivo del tè. Fu servito da una coppia di anziani cinesi, con il cerimoniale GongFu Cha, come da disposizione del procuratore. […]

Decisione
Decisione

(…) Napoleone Bonaparte sedeva nella sua tenda da campo, cupo, in attesa del ritorno dei soldati inviati in perlustrazione. Non era riuscito a chiudere occhio, anche per il dolore sordo allo stomaco, tanto accentuatosi negli ultimi giorni. […]

Tentazione
Tentazione

(…) La ragazza danzava nel bosco, entrando e uscendo dai giochi di luci e ombre che il sole, alto nel cielo, creava fra i rami primaverili. Il cavaliere, nascosto dietro un grande cespuglio di mirto, la fissava tremando per la tensione. […]

Mare
Mare

(…)Mare.Tuffarsi nell’acqua tersa come cristallo, nuotare velocissimi qualche metro sotto, dove i raggi di luce sembrano danzare nello spazio di una cattedrale senza fine e senza fondo. […]

Le case cantanti
Le case cantanti

La villa, isolata al centro di un ampio podere, in parte coltivato a lino e cicoria e in parte coperto da un bosco di querce e olmi secolari, fondeva l’architettura rurale tradizionale con le ultime soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica e la difesa dai tornado, che negli ultimi decenni avevano spazzato l’Europa centrale con sempre maggiore frequenza.

L’albero
L’albero

Carlo osservò il cielo e le nuvole che, spinte da un vento insolitamente vispo per quella stagione, si arrotolavano e s’incirrivano intorno alle parti più alte del grattacielo. (…)

Prologo
Prologo

[…] […] […]
Buio, indistinto, niente.
Vuoto, immenso, vuoto.
[…] […]

Matteo e Bea
Matteo e Bea

(…) Il contatto con quel corpo delicato, morbido e sinuoso ebbe un effetto calmante su Matteo, che ricambiò l’abbraccio con una tenerezza che non gli era affatto abituale. (…)

De Principatibus
De Principatibus

Ma colui che arriva al principato col favore popolare, si trova a governare da solo, e intorno a sé non ha nessuno, o pochissimi, che non siano pronti a ubbidire. Oltretutto, non si può onorevolmente e senza danneggiare altri accontentare i potenti, ma si può soddisfare il popolo: (…)

Scegliere
Scegliere

Carlo faticava a prendere sonno.
Giaceva sul letto, supino, osservando la Via Lattea che ruotava lentamente sul soffitto e ascoltando in sottofondo l’adagio da ‘L’Autunno’ di Vivaldi. Ma neppure una combinazione così intensamente distensiva riusciva a rasserenarlo. (…)

Francesca
Francesca

Nonostante il blando calmante che Carlo, dopo non poche insistenze, era riuscito a farle assumere, la tensione in lei era ancora troppo alta per permetterle anche solo di pensare di andare a letto.

Errore
Errore

– Ci siamo quasi. – Oltre a gestire la sua trappola, Jin era uno degli incaricati che avrebbero seguito la procedura, pronti a intervenire in caso di problemi. Due operazioni una più complessa dell’altra, il tutto in un ambiente pieno di colleghi esperti, giornalisti scientifici selezionati, sistemi di controllo e Dronicam.

L’Ente Esistente
L’Ente Esistente

L’Ente giaceva placido e sonnolento, non avendo alcun nemico naturale né alcun organismo in grado di concorrere nella Sua nicchia ecologica. Poteva quindi permettersi di oziare, lasciando che le Sue innumerevoli propaggini, i Suoi pseudopodi, le Sue connessioni verso l’esterno e all’interno di Se stesso provvedessero autonomamente ai bisogni primari (…)

Galassia Relazionale
Galassia Relazionale

Si alzò e si avvicinò alla lavagna interattiva, cancellandone la superficie con un gesto della mano, quindi si voltò verso gli altri. – L’idea di partenza è estremamente semplice. Si basa sul principio della conoscenza reciproca.

L’Ente Comunicante
L’Ente Comunicante

Tutto accadeva in femtosecondi, lampi di pseudo.concetti espressi in proto.linguaggi si intrecciavano in strutture di sublime complessità.

L’Ente Errante
L’Ente Errante

L’Ente inciampò, e cadde. Non interamente: sarebbe stato fisicamente impossibile il crollo contemporaneo di tutti i Suoi sottosistemi, a meno che l’intero pianeta per qualche motivo venisse danneggiato in maniera irreparabile e non solo in superficie.

Livorno futura
Livorno futura

Una città che aveva conosciuto periodi di vitalità e depressione, di splendore e decadenza, talvolta anche più intensi di quelli vissuti dalle sue sorelle maggiori, Pisa, Lucca, Firenze, artisticamente e storicamente più importanti.
Una strana città, Livorno.

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Il Muto
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Inseguimento
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L’isola
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Temporali lontani
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Zhi Yao
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Matteo e Bea
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La faglia

La faglia

(…) Una faglia dormiente nella crosta continentale subì una pressione repentina e si agitò, come un’enorme bestia che si risveglia dopo un lungo sonno e scuote le spalle. Il fondo marino si rialzò con violenza lungo una linea frastagliata lunga tredici chilometri, creando uno scalino di tre metri d’altezza e spingendo verso l’alto una massa di alcune centinaia di milioni di tonnellate d’acqua marina. (…)

The Montecristo Project – La Prima Colonia
Capitolo 0 scena 3: L’onda

Passaggio musicale tratto da “Il Bosco degli Enti” (la battaglia)
Dal CD “Tolkieniana” di Edoardo Volpi Kellermann, 2004

Altri assaggi del libro

La faglia
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“Una faglia dormiente nella crosta continentale subì una pressione repentina e si agitò, come un’enorme bestia che si risveglia dopo un lungo sonno e scuote le spalle […]

Il sogno
Il sogno

Si fermò, stupefatto per l’assenza assoluta di fatica, accanto a un torrentello che scorreva lambendo un grande masso, caduto dall’altura soprastante chissà quanto tempo prima […]

Il Muto
Il Muto

(…) Il Muto aveva quel modo di guardarti fisso, intenso, che sembra scavarti nell’anima ma con gentilezza, come il bisturi del chirurgo che vuole salvarti la vita […]

Spulciato
Spulciato

(…) Gli prendeva un certo imbarazzo, a Matteo, rendendosi conto che col Muto riusciva a sfogarsi, a tirar fuori le sue magagne personali (…)

Nanobot
Nanobot

I minuscoli movimenti, tanto rapidi quanto impercettibili, trasmettevano le informazioni all’interno della colonia dei costruttori […]

I Tigrotti
I Tigrotti

Il chiasso improvviso la mise in allarme. Un branco di pischelli attraversò il vagone ridendo e vociando, accompagnati da un sottofondo musicale crack-metal ad alto volume. […]

Inseguimento
Inseguimento

Improvvisamente un’altra monoruota si affiancò alla loro. – E questo chi è? Il pilota, il cui volto era nascosto da un casco integrale […]

L’Ente Agente
L’Ente Agente

Quando l’Ente iniziò a computare, in alcune sue particolari funzioni, la strategia migliore per raggiungere lo scopo prefissato, ne risultò che avrebbe dovuto muoversi con estrema circospezione. […]

L’isola
L’isola

(…) L’isola pareva allo stesso tempo elegante e non finita, come una scultura ancora in fase di creazione nello studio di un artista. […]

Salta-in-alto
Salta-in-alto

Era stata una buona giornata. Il branco stava tornando dal lungo giro nei territori di caccia, a nord-ovest dell’Isola di Capraia per poi puntare verso la Gorgona. […]

Protocollo
Protocollo

Protocollo di sicurezza per i Circuiti Nanoquasici – Versione 1.22 – A cura del Coordinamento Generale per le Ricerche di Frontiera – Oslo, 14 dicembre 2075 […]

Temporali lontani
Temporali lontani

(…) La terrazza era stata ottenuta tagliando via una grande parte del tetto dall’edificio principale ed era disposta su più livelli, in modo da permettere una visione a trecentosessanta gradi della volta celeste. […]

Ricorsività
Ricorsività

(…) Avrebbe potuto usare la sintesi vocale, il Muto, ma preferiva quello strano insieme di gesti, segni ideografici e disegni proiettati sulla retina dell’interlocutore […]

Camera quantistica
Camera quantistica

La stanza era apparentemente vuota. La luce e la disposizione geometrica delle pareti giocavano strani scherzi e parevano mutare angolazione e forma a seconda del punto di osservazione. […]

Zhi Yao
Zhi Yao

Il Massimo Comandante del Guojia Anquan Bu sorrise ironico, osservando allo specchio le numerose medaglie appuntate sulla sua giacca. Piccolo di statura e dai tratti squisitamente orientali, appariva molto anziano. […]

L’antica saggezza
L’antica saggezza

(…) Tacquero per diversi minuti, complice l’arrivo del tè. Fu servito da una coppia di anziani cinesi, con il cerimoniale GongFu Cha, come da disposizione del procuratore. […]

Decisione
Decisione

(…) Napoleone Bonaparte sedeva nella sua tenda da campo, cupo, in attesa del ritorno dei soldati inviati in perlustrazione. Non era riuscito a chiudere occhio, anche per il dolore sordo allo stomaco, tanto accentuatosi negli ultimi giorni. […]

Tentazione
Tentazione

(…) La ragazza danzava nel bosco, entrando e uscendo dai giochi di luci e ombre che il sole, alto nel cielo, creava fra i rami primaverili. Il cavaliere, nascosto dietro un grande cespuglio di mirto, la fissava tremando per la tensione. […]

Mare
Mare

(…)Mare.Tuffarsi nell’acqua tersa come cristallo, nuotare velocissimi qualche metro sotto, dove i raggi di luce sembrano danzare nello spazio di una cattedrale senza fine e senza fondo. […]

Le case cantanti
Le case cantanti

La villa, isolata al centro di un ampio podere, in parte coltivato a lino e cicoria e in parte coperto da un bosco di querce e olmi secolari, fondeva l’architettura rurale tradizionale con le ultime soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica e la difesa dai tornado, che negli ultimi decenni avevano spazzato l’Europa centrale con sempre maggiore frequenza.

L’albero
L’albero

Carlo osservò il cielo e le nuvole che, spinte da un vento insolitamente vispo per quella stagione, si arrotolavano e s’incirrivano intorno alle parti più alte del grattacielo. (…)

Prologo
Prologo

[…] […] […]
Buio, indistinto, niente.
Vuoto, immenso, vuoto.
[…] […]

Matteo e Bea
Matteo e Bea

(…) Il contatto con quel corpo delicato, morbido e sinuoso ebbe un effetto calmante su Matteo, che ricambiò l’abbraccio con una tenerezza che non gli era affatto abituale. (…)

De Principatibus
De Principatibus

Ma colui che arriva al principato col favore popolare, si trova a governare da solo, e intorno a sé non ha nessuno, o pochissimi, che non siano pronti a ubbidire. Oltretutto, non si può onorevolmente e senza danneggiare altri accontentare i potenti, ma si può soddisfare il popolo: (…)

Scegliere
Scegliere

Carlo faticava a prendere sonno.
Giaceva sul letto, supino, osservando la Via Lattea che ruotava lentamente sul soffitto e ascoltando in sottofondo l’adagio da ‘L’Autunno’ di Vivaldi. Ma neppure una combinazione così intensamente distensiva riusciva a rasserenarlo. (…)

Francesca
Francesca

Nonostante il blando calmante che Carlo, dopo non poche insistenze, era riuscito a farle assumere, la tensione in lei era ancora troppo alta per permetterle anche solo di pensare di andare a letto.

Errore
Errore

– Ci siamo quasi. – Oltre a gestire la sua trappola, Jin era uno degli incaricati che avrebbero seguito la procedura, pronti a intervenire in caso di problemi. Due operazioni una più complessa dell’altra, il tutto in un ambiente pieno di colleghi esperti, giornalisti scientifici selezionati, sistemi di controllo e Dronicam.

L’Ente Esistente
L’Ente Esistente

L’Ente giaceva placido e sonnolento, non avendo alcun nemico naturale né alcun organismo in grado di concorrere nella Sua nicchia ecologica. Poteva quindi permettersi di oziare, lasciando che le Sue innumerevoli propaggini, i Suoi pseudopodi, le Sue connessioni verso l’esterno e all’interno di Se stesso provvedessero autonomamente ai bisogni primari (…)

Galassia Relazionale
Galassia Relazionale

Si alzò e si avvicinò alla lavagna interattiva, cancellandone la superficie con un gesto della mano, quindi si voltò verso gli altri. – L’idea di partenza è estremamente semplice. Si basa sul principio della conoscenza reciproca.

L’Ente Comunicante
L’Ente Comunicante

Tutto accadeva in femtosecondi, lampi di pseudo.concetti espressi in proto.linguaggi si intrecciavano in strutture di sublime complessità.

L’Ente Errante
L’Ente Errante

L’Ente inciampò, e cadde. Non interamente: sarebbe stato fisicamente impossibile il crollo contemporaneo di tutti i Suoi sottosistemi, a meno che l’intero pianeta per qualche motivo venisse danneggiato in maniera irreparabile e non solo in superficie.

Livorno futura
Livorno futura

Una città che aveva conosciuto periodi di vitalità e depressione, di splendore e decadenza, talvolta anche più intensi di quelli vissuti dalle sue sorelle maggiori, Pisa, Lucca, Firenze, artisticamente e storicamente più importanti.
Una strana città, Livorno.

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La faglia
La faglia
Il sogno
Il sogno
Il Muto
Il Muto
Spulciato
Spulciato
Nanobot
Nanobot
I Tigrotti
I Tigrotti
Inseguimento
Inseguimento
L’Ente Agente
L’Ente Agente
L’isola
L’isola
Salta-in-alto
Salta-in-alto
Protocollo
Protocollo
Temporali lontani
Temporali lontani
Ricorsività
Ricorsività
Camera quantistica
Camera quantistica
Zhi Yao
Zhi Yao
L’antica saggezza
L’antica saggezza
Decisione
Decisione
Tentazione
Tentazione
Mare
Mare
Le case cantanti
Le case cantanti
L’albero
L’albero
Prologo
Prologo
Matteo e Bea
Matteo e Bea
De Principatibus
De Principatibus
Scegliere
Scegliere
Francesca
Francesca
Errore
Errore
L’Ente Esistente
L’Ente Esistente
Galassia Relazionale
Galassia Relazionale
L’Ente Comunicante
L’Ente Comunicante
L’Ente Errante
L’Ente Errante
Livorno futura
Livorno futura
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20220507 Recensione

Recensione di Roberto Rizzardi - 7 maggio 2022

L’ho letto.  Confesso che l’ho fatto prima di tutto perché Edoardo è un amico, conosciuto praticando l’antica arte del Tai Chi, quando ancora abitava in provincia di Pavia, quindi sapevo già che sarebbe stata un’opera prima molto interessante.

È pieno di spunti non banali ed effettivamente affronta il concetto di coscienza artificiale secondo un approccio innovativo.

Come ho già avuto modo di  dirgli, la sua scrittura crea la storia con una serie di “pennellate successive”, cosa che caratterizza anche le sue composizioni musicali.

La storia emerge spontaneamente dalla giustapposizione di tanti percorsi narrativi concorrenti.

È come assistere alla creazione del racconto.

Roberto Rizzardi

La recensione dei Roberto Rizzardi

20220415 Recensione

Recensione di Simonetta Fanelli - 14 maggio 2022

 (…) Insomma questa multisensorialità mi piace un sacco, e guarda che per me è un’eccezione, io sono una lettrice classica, che ama il librone a cui danno fastidio anche le figure.
Comunque si sente che sei un musicista a prescindere… si sente nella musicalità del testo e nell’orchestrazione della costruzione… e negli infiniti riferimenti e aggettivi musicali. Mi piace anche la lingua, che non rincorre niente e non si fa sedurre da nessun incantatore di moda.  (…)
 
Simonetta Fanelli
(col permesso dell’autrice)